Dal mondo assicurativo a quello universitario.
È stato questo il passaggio della varesina Raffaella Greco, protagonista della prima “puntata” del 2022 di Donne, impresa e territorio, la rubrica dedicata alle imprenditrici della nostra provincia.
Due volte mamma – «il ruolo più importante e difficile, a dispetto di tante cose non ha regole, orari, non ha nulla» –, attenta alle associazioni, al “fare rete” e con un forte interesse politico, oggi Raffaella gestisce un campus universitario.
Oggi, ci racconta il percorso che l’ha portata a ricoprire questo ruolo.
Da un lavoro appassionante alle attività a favore delle donne
«All’inizio, ho lavorato in una compagnia assicurativa, che poi ho rilevato. Otto anni fa, la L.U.de.S. University di Lugano mi ha proposto un incarico – che ho accettato – come Responsabile delle Relazioni Esterne, poi sono passata alla European School of Economics di Milano, subito dopo la Brexit».
Tanti cambiamenti in pochi anni, quindi, fino al 2018, quando Raffaella viene contattata dalla Libera Università Mediterranea – LUM di Bari con una richiesta: gestire un nuovo campus a Milano, una nuova School of Economics.
«È un lavoro che mi piace tanto, lo faccio con passione, non mi pesa. Mi occupo dei bilanci dei master, oltre che alle relazioni, alle innovazioni, allo sviluppo economico e del territorio. Malgrado la pandemia, il progetto sta crescendo, stiamo ottenendo ottimi risultati, sono molto contenta», racconta, orgogliosa e soddisfatta dell’attività che occupa le sue giornate.
«Le università– spiega – non possono “uscire” dal territorio da cui hanno ottenuto il riconoscimento dal MIUR. Le School of Management, invece, sono create per raccogliere master universitari e possono estendersi in tutto il Paese. Essendo Milano una città con un’offerta importante a livello universitario, nonché la città più internazionale in Italia, abbiamo scelto master verticali, specifici, ad esempio uno in Aviation Management, o uno in International Business in China, con stage».
Come dimenticare, inoltre, le attività dedicate alle donne, imprenditrici e non – portate avanti anche grazie ad AIME Donna: «Diamo valore alla figura della donna. Le iniziative che proponiamo sono poche, ma di qualità e contraddistinguono la nostra filosofia».
Non smettere mai di mettersi in discussione
«Ho 58 anni. Intorno ai 50 anni, ho deciso di cambiare lavoro. Scegliere di passare da una professione all’altra, completamente diversa, è stato difficile, è stata una sfida, soprattutto dopo più di 20 anni di attività».
La vera soddisfazione per Raffaella, quindi, è essere riuscita a farcela, a essersi sempre messa in discussione e non avere mai mollato. «Tutti i giorni vado e vengo da Milano, non è proprio facile, ma arrivo a casa e vado avanti, segui convegni, faccio incontri. Chi ha voglia di farcela e studia con attenzione i mercati e i cambiamenti può farcela, la pandemia e la guerra stanno cambiando il mondo, dobbiamo avere gli occhi puntati su un sistema economico che sta andando veloce, non c’è tempo per essere lenti».
«Dico sempre che le donne vengono da Venere, gli uomini vengono da Marte. Senza favorire le une o gli altri, credo che abbiano un diverso approccio. Penso che il valore aggiunto non sia nella donna, quanto nella percezione che si ha di lei, il bello è riconoscere la differenza e valorizzarla».
«Noi donne abbiamo la marcia per cambiare»
È questo il segreto per Raffaella: comprendere ciò che ci rende diverse, far sì che questo sia il nostro punto di forza e, come lei, «essere realizzate, ma guardare sempre avanti. È innegabile che noi donne forse dobbiamo fare un po' di fatica, ma abbiamo la marcia per farlo. Di una vacanza, è importante soprattutto il viaggio, dobbiamo credere in noi stesse e usare la testa. Le sconfitte fanno parte della vita, devono renderci più forti e determinate, abbiamo la possibilità di farlo!».