Per tutti gli amanti degli animali, i propri amici a quattro zampe, che siano cani o gatti, sono creature perfette; eppure, come noi umani, anche loro hanno bisogno di cure e attenzioni, soprattutto per quanto riguarda la condizione fisica.
Un problema ricorrente riguarda, infatti, l’obesità: «Durante i lockdown, le persone sono rimaste in casa, hanno ingozzato gli animali - spiega il dottor Valerio Giacalone, veterinario nutrizionista presso AniCura - Clinica Veterinaria CMV di Varese - Spesso, è il proprietario stesso a essere soddisfatto vedendo mangiare con gusto il proprio cane o gatto, il pensiero è “gli do un biscotto così lo rendo felice”, li viziamo per comprarci la loro benevolenza».
Un gesto semplice, quindi, anche affettuoso può generare, in realtà, una situazione pericolosa, ancora troppo poco nota.
«Negli esseri umani, si conoscono i rischi legati all’obesità, negli animali, invece, non c’è consapevolezza. Il nostro obiettivo è far capire al proprietario l’importanza della prevenzione, della dieta e, in generale, come gestire la nutrizione. Malnutrizione non significa solo ridurre la quantità di cibo, ma anche superarla, l’alimentazione è importante», prosegue il dottore, al quale accade, a volte, di notare come l’obesità del padrone venga riflessa in quella dell’animale – pensiero supportato anche da diversi studi scientifici.
Certo, ci sono fattori che agevolano l’obesità, come la castrazione o la sterilizzazione, oltre, a un limitato esercizio fisico, per quegli animali che sono tenuti in casa: «Il problema si può prevenire, esistono prodotti specifici con precise linee guida. Comunque, ogni metabolismo è diverso, come ci possono essere condizioni che lo rallentano, come l’ipotiroidismo, è necessaria una valutazione da parte del veterinario».
Il ruolo del medico, quindi, non si ferma alla diagnosi o alla cura, ma deve arrivare al dialogo con il proprietario, per renderlo consapevole «della condizione fisica dell’animale. Non è semplice, ma prima si controlla la dieta più risultati si ottengono. Il veterinario deve far capire che mantenere un peso ideale, che si basa sulla condizione corporea dell’animale, non è standard, allunga la vita. L’obesità può portare a patologie cardiovascolari, articolari, endocrine che, spesso, si risolvono con il dimagrimento».
Proprio in merito a questo, il dott. Giacalone vuole concludere con un messaggio: «Il calo di peso deve avvenire in modo graduale, non essere troppo veloce, deve seguire un protocollo efficace di cui anche il proprietario deve essere convinto. È necessario porsi piccoli traguardi, in alcuni casi i miglioramenti si vedono già dopo la perdita di pochi chili».