Territorio - 24 marzo 2022, 00:58

Panathlon, a tutta manetta tra le generazioni. Destinazione futuro

FOTO. La serata del Club La Malpensa sul motocross tra ieri e domani offre ricordi e nuovi stimoli. Come la magica squadra dei pasti president. Nuovi soci Artusa e Modica

Ci sono le giovani promesse, che già hanno mostrato tracce convincenti del loro talento. I loro occhi brillano vedendo i grandi, che hanno storie vissute da raccontare. È l'incontro tra generazioni, il protagonista di "A Tutta Manetta!", il viaggio proposto dal Panathlon club La Malpensa a Villa Bregana, Carnago. Si manifesta nell'attraversare il motocross italiano tra passato e futuro. Ma in fondo è anche lampante nella squadra di past president che si forma per lavorare ancora più tenacemente per gli ideali del Panathlon, coordinata dall'attuale past president Massimo Tosi.

Cultura sportiva alla massima potenza, dunque, nella serata presentata dal presidente Giovanni Castiglioni e moderata dal cerimoniere Sergio La Torre, tra gli ospiti anche il presidente varesino Felice Paronelli. Accanto ai giovanissimi Edoardo e Pietro Riganti, promesse del minicross, ci sono Mauro Miele che del motocross è stato leggenda negli anni Ottanta. Ma anche adesso è inossidabile sulle quattro ruote, con la grinta sfoderata ai rally. E ancora, Ivan Bidorini, presidente FederMoto Lombardia e Martino Bianchi, manager Manetta Team. Un incontro che è come un libro le cui pagine si voltano avanti e indietro senza mai perdere il filo, per ritrovarsi, riassaporare e guardare al futuro di uno sport appassionante.

Nel corso della serata sono entrati anche i nuovi soci: dove amministrazione pubblica e sport si confrontano. Sono infatti l'assessore di Busto Maurizio Artusa e il vicesindaco di Canegrate Matteo Modica.

Le emozioni, comunque, continuano a scorrere. Ecco che sfilano i past president, ben undici quelli presenti alla serata: figure dai diversi profili, esperienze, passioni, con il grande filo conduttore dello sport. A ciascuno viene offerta una pergamena con una frase che lo interpreta. Vibrante l'intervento di Sergio Fabrizi: la storia di un club che ha intrapreso la sua strada con convinzione, è specchio di identità. Quando sottolinea «il mio Panathlon», l'avvocato Fabrizi, dentro vi risuona tutto l'orgoglio di chi ha tracciato un percorso importante e ancora vuole farne parte. Un pensiero condiviso da tutti.

Ma. Lu.