La bellezza dentro casa, da scoprire o riscoprire: una cura più che mai di questi tempi. Gli studenti di Busto Arsizio e Gallarate stamattina erano già impegnati nelle prove di apprendisti ciceroni a Lonate Pozzolo: è questa la prima immagine che si porta via dalla presentazione delle Trentesime Giornate del Fai Primavera 2022 del 26 e 27 marzo con la delegazione del Seprio.
Un legame storico, quello tra la cittadina e il Fai, perché qui si era partiti con 5 volontari nel 1994. Oggi a svelare l'incanto architettonico e naturalistico di questi luoghi ce ne sono ben 75; 12 anni fa l'altra tappa lonatese.
La seconda immagine è la sede stessa della conferenza stampa, il monastero di San Michele. Lo dice con fierezza il sindaco Nadia Rosa: «Abbiamo l'occasione di mostrare alcune delle tante cose belle di Lonate Pozzolo». Le fa eco la capo delegazione Fai del Seprio, Antonella Franchi, che sottolinea anche un gesto di solidarietà verso l'Ucraina.
Dunque il monastero come biglietto da visita degli altri gioielli, piccoli e grandi che si potranno vedere. Un grande lavoro di squadra, possibile alla generosità di chi ha aperto le porte, offerto la propria competenza, supportato l'iniziativa.
Con il monastero, si potranno vedere l'ex oratorio di San Pietro, la chiesa di Santa Maria degli Angeli, chiostro e torre campanaria della parrocchiale, la chiesa nuova di Sant'Antonino. Alla lista si aggiunge una presenza extralonatese, il Museo Agusta di Cascina Costa, a Samarate (Leonardo è main sponsor del Fai). A Lonate prezioso il sostegno della ditta Grassi.
E poi c'è la natura che chiama: via Gaggio, dall'ex dogana austriaca di Tornavento, offre un percorso affascinante.
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Meraviglie da scoprire, o riscoprire, come ha detto Alessandro Iannello.
Conclusione con una delle voci storiche, Carlo Magni, che ha ricordato quella prima volta nel territorio, a Lonate.
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