Le carte da gioco le conosciamo tutti, ma chi sa che esistono diversi tipi di carte a seconda della regione nella quale ci si trova? Le più note e le più in voga, non solo a Napoli, sono proprio le carte napoletane, che, espandendosi, sono arrivate in molte altre città del nostro paese al di fuori di quella partenopea. Prima di continuare il discorso, occorre conoscere le vere origini delle carte da gioco. Purtroppo non è possibile affermare con assoluta certezza il luogo di nascita delle carte da gioco, ma diverse testimonianze fanno pensare che siano nate in Cina e che, successivamente, siano state divulgate in Europa grazie agli arabi.
Per quanto concerne quelle presenti nel nostro paese, le carte più comuni sono quelle italiane, spagnole o francesi. Un mazzo è composto da 40 carte di quattro semi diversi. Le carte italiane sono costituite da bastoni, denari, coppe e spade, mentre quelle francesi da cuori, quadri, fiori e picche. Per intenderci meglio e per associare un gioco ad entrambi i tipi di carte, quelle italiane possono essere attribuite a Scopa mentre quelle francesi a Burraco. Tuttavia, al di sotto delle carte italiane si nascondono dei sottogruppi, che comprendono le carte di tipo settentrionale, spagnolo e francese. Va precisato che le carte sono identiche sia nella versione reale, fisica, che nella versione digitale: nelle piattaforme web, ad esempio nei diversi giochi di casinò attivi online, mazzi e semi sono gli stessi. Le carte di tipo settentrionale sono le bergamasche, le bolognesi, le trevisane, le triestine, le trentine e le bresciane. Le carte di tipo spagnolo sono le piacentine, le romagnole, le napoletane, le abruzzesi, le sarde e le siciliane.
Le carte di tipo francese sono le milanesi, le piemontesi, le genovesi e le fiorentine. Esistono anche carte di tipo tedesco, le quali appartengono comunemente a Bolzano e all’Alto Adige. Oggi vi stileremo le caratteristiche delle carte lombarde, quindi, intuitivamente, di quelle appartenenti alle città che si trovano in Lombardia. Le carte milanesi sono di tipo francese, misurano mm 50x94. Sulle figure, che sono piuttosto complesse ed elaborate, troviamo i nomi di fante, regina e re. Il mazzo è composto da 40 carte. Le carte bergamasche sono completamente diverse, tanto che presentano figure a due teste. Sull’Asso di bastoni vi è la scritta “Vincerai”, mentre quello di coppe prende ispirazione dalla famiglia degli Sforza ed è caratterizzato da una forma a fontana.
Il quattro di spade presenta al suo interno una figura femminile, comunemente chiamata nel dialetto bergamasco “Margì”, mentre l’Asso di denari si manifesta come un cerchio di colore giallo ed arancione. Le carte bresciane, a differenza delle altre, sono caratterizzate da un mazzo di ben 52 carte. Diversi semi hanno una denominazione dialettale, mentre le carte che vanno dall’otto al dieci prendono il nome di “scartine”. Le carte bresciane, inoltre, sono le più piccole dell’intera penisola. Infine ci sono le carte piacentine, anch’esse con caratteristiche diverse rispetto alle altre. L’Asso di denari, ad esempio, presenta una grande aquila al centro della sua figura. Il re non è seduto sul trono, la particolarità delle figure presenti sulle carte piacentine è proprio il fatto che sono tutte dritte.