Hanno voluto gridare “pari dignità tra donna e uomo” ieri nella splendida cornice di villa Montevecchio a Samarate. Lo hanno fatto attori, psicoterapeuti, politici, donne in carriera. Tutti all’unanimità hanno voluto dire al pubblico con cui si sono confrontati in un dibattito aperto e che riempiva la bella saletta azzurra della storica residenza che la donna e l’uomo hanno gli stessi diritti.
Non l’uomo e la donna, ma la donna e l’uomo. E lo hanno fatto in una maniera alquanto singolare: prima hanno catturato il pubblico trascinandolo in una pièce teatrale di cinquanta minuti dove gli attori Chiara Merlotti e Gaetano Giovi, vestendo i panni di Lucia e Ugo, due coniugi in perenne conflitto e pronti a gettare la spugna del loro rapporto di coppia, hanno voluto dimostrare come la donna non fosse oggetto di rispetto.
«Io non accetto critiche da te», è una delle frasi significative pronunciate da Ugo per dimostrare che il pensiero di Lucia non conta niente. Così in un atto unico, “Gioco d’azzardo”, i due hanno saputo catturare l’attenzione della platea con una magistrale interpretazione. Ma al di là della performance, la serata era tutta proiettata a tenere alto il concetto che la donna e l’uomo sono due esseri che meritano di essere trattati e considerati nella società e nel mondo del lavoro in egual misura.
Ne ha dato conferma l’intervento successivo alla commedia, quando ha preso la parola Sara Chilin, finance director, una donna in carriera che ha dimostrato le sue difficoltà a raggiungere l’alto vertice che attualmente occupa in continua competizione con uomini che le volevano far capire che lei doveva fermarsi a un piano più basso. Fuor di metafora, la manager ha davvero raccontato un episodio in cui stava salendo l’ascensore per una riunione decisionale che si sarebbe tenuta al terzo piano, ma lei l’hanno costretta a fermarsi al secondo. Ma Sara Chilin comunque, mantenendo la sua femminilità, pur sposandosi e facendo un figlio, è riuscita a conquistare il ruolo apicale di financial director.
«Non bisogna snaturare l’essere donna – ha dichiarato – Ho trovato molto significativa una frase pronunciata nel 1978 da una giornalista americana coinvolta dal suo direttore in una riunione dove si parlava delle ambizioni delle donne: “Soffitto di cristallo” aveva detto». E quella frase è stata poi scelta per intitolare l’intervento di Sara Chilin.
Un intervento sostenuto dal promotore della serata, il dottor Gaetano Giovi, psicoterapeuta, regista, attore, nonché autore dell’atto unico ”Gioco d’azzardo”. Facendo tesoro della sua esperienza di medico, ha voluto tenere alto appunto il concetto di pari dignità tra donna e uomo e ne ha dato testimonianza impersonando Ugo. Bella l’interpretazione, efficace il messaggio che ha voluto comunicare. «Dimostrare che l’uomo è proprietario dell’anima della donna, che lui è padrone e lei l’ancella, è distruttivo per raggiungere l’uguaglianza».Del resto il dottor Giovi era già noto al pubblico di Samarate quando è stato apprezzato per l’intervento al meeting sulla melanconia e l’amministrazione comunale ha già in cantiere con lui dei prossimi interventi.
Lo ha dichiarato l’assessore alle politiche sociali Nicoletta Alampi: «Organizzeremo altri appuntamenti visto anche il successo del convegno sulla melanconia – ha detto – Parità? Mi piace parlare di rispetto: se partiamo da qui, non abbiamo bisogno di parlare di parità. Credo che nel corso degli anni si sia persa di vista la genitorialità che ha fatto smarrire alla donna il suo ruolo all’interno della società».