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| 12 febbraio 2022, 17:51

I tigrotti sfidano un camaleonte: «Fuori tutte le energie, non sprechiamole in altri pensieri»

In una settimana dalla situazione societaria ancora irrisolta si va in casa della Virtus Verona. Massimo Sala in panchina al posto di Prina, positivo, ribadisce: «Le buone prestazioni devono essere uno sprone per portare a casa i tre punti». Recuperano Saporetti e Fietta. Dal Veneto avvisa Gigi Fresco: «Il pareggio di mercoledì ci ha restituito la giusta convinzione, contro la Pro Patria in palio punti pesanti»

Massimo Sala, vice di Prina

Massimo Sala, vice di Prina

Il risultato: non sarà l'unica cosa che conta, ma è ciò che serve in questo momento più che mai alla Pro Patria. Con pacatezza Massimo Sala - che sarà in panchina a Verona domenica pomeriggio al posto di mister Prina, positivo - effettua la sua analisi alla vigilia su questa partita. Perché, nonostante la tabella di marcia da domani in poi sia serrata, importa affrontare una gara per volta. 

Con notizie buone come il recupero di Saporetti e Fietta. Tuttavia, Nicco è squalificato e la lista degli indisponibili ora è aggiornata così: Banfi, Brignoli, Bertoni, Lombardoni, Vezzoni. Intanto la Virtus Verona si è caricata placando l'avanzata del Südtirol di Javorcic, impresa che peraltro era riuscita pure ai tigrotti lo scorso ottobre.

Il cinismo e lo sprone

In una settimana ancora deludente sul fronte di una soluzione della situazione societaria (ufficialmente le posizioni di Sgai e dell'avvocato Santino Giorgio Slongo, incaricato da Patrizia Testa, restano ben distanti), bisogna tuffarsi in una trasferta decisamente impegnativa: la Pro Patria è a quota 24, i veneti hanno tre punti in più.

Sala fotografa così i padroni di casa, che ci aspettano domani alle 14.30: «La Virtus Verona ha una buona rosa, non è detto che giochi con il rombo, perché nelle ultime uscite abbiamo visto giocare anche con 3-5-2, è una squadra camaleontica in grado di cambiare assetto durante la partita».

La Pro Patria è reduce «da ottime prove, anche se è vero che ci sono mancati i tre punti, dobbiamo essere più cinici, avere più cattiveria... - dice Sala - ci conforta di aver fatto buone prestazioni, dev'essere uno sprone per portare a casa i tre punti».

Si afferma sempre di dover pensare a ciascuna partita per volta: ma è possibile con una rosa così limata dagli infortuni? Mercoledì già si affaccia una sfida casalinga strategica con la Pro Sesto: «Dobbiamo prendere atto che si gioca ogni tre giorni e comunque pensare partita per partita - dice Sala - alla ricerca del risultato». La partita è stata preparata in comunione con Prina, anche attraverso videocall.

La calma di Sala si lega ai quattro anni di vice sulla panchina della Pro Patria: «Non è cambiata la cultura del lavoro, la filosofia di far maturare i giovani. La partita di Verona è un'occasione magari per chi ha giocato poco magari. Importante tirar fuori tutte le energie, non sprecare in altri pensieri che non sono quelli che possono aiutarci». Ottimismo e fiducia verso i giocatori ci sono, conclude. «Il mio ruolo? È sempre lo stesso.... io so stare al mio posto».

Verona freme

Sul fronte veronese, intanto, Gigi Fresco ha parlato così: «Il pareggio di mercoledì ci ha restituito la giusta convinzione. È stato fondamentale soprattutto per il morale, un po' giù dopo le ultime prestazioni in cui, pur non facendo benissimo, non meritavamo comunque la sconfitta. Contro la Pro Patria ci saranno in palio punti pesanti, l'obiettivo è allontanarci il prima possibile dalle sabbie mobili di una classifica cortissima».

Per quanto riguarda la formazione, «i rientri di Daffara ed Halfredsson sono stati una manna dal cielo, adesso aspettiamo Danti. Nalini torna a disposizione, qualche dubbio dopo la partita di mercoledì ce l'abbiamo su Manfrin e Amadio che potrebbero rimanere a riposo in vista del turno infrasettimanale».

 

 

Ma. Lu.

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