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Sport | 08 febbraio 2022, 18:10

Andrea Spataro pronto per il Rally dei Laghi: «La gara del cuore, manca solo la vittoria»

Il pilota di Luino, classificato 3° nell'edizione 2021, racconta la sua esperienza nel mondo delle competizioni rallistiche, pronto a partecipare non solo alla competizione “di casa”, a fine febbraio, ma a un’intera stagione, insieme alla fidanzata. L’obiettivo? «Guidare, divertirmi e cercare di andare quanto più forte possibile»

Andrea Spataro a bordo della Skoda Fabia, sulle montagne bergamasche, durante il Mondiale di Monza, nel novembre 2021

Andrea Spataro a bordo della Skoda Fabia, sulle montagne bergamasche, durante il Mondiale di Monza, nel novembre 2021

Nel mondo del motorsport, ogni pilota ha la sua gara “di casa”.

Par Andrea Spataro, 35 anni, di Luino, si tratta del Rally Internazionale dei Laghi, quest’anno nella sua 30° edizione, che animerà la nostra città nell’ultimo weekend di febbraio (sabato 26 e domenica 27).

«Dopo un paio di mesi di pausa, il rally di Varese sarà la nostra prima gara del 2022. Volevamo fare qualcos’altro, ma abbiamo tante cose da organizzare in poco tempo» racconta il pilota, come sempre pronto a partecipare ad una competizione così iconica.

«Per ora, sono l’unico tra gli “ex giovani” a non avere ancora vinto, sono arrivato a podio quattro volte, due al 2° posto, due al 3°, tra cui l’anno scorso, manca solo arrivare primo!», un traguardo importante per tutti i piloti – soprattutto per quelli che, come Andrea, considerano il Laghi come il rally “del cuore”, con un valore diverso, più intimo, quasi, per i varesini, rispetto a coloro che vengono da fuori.

«Io abito a Como – prosegue il rallista – per cui ho due gare di casa, ma finché avrò la patente e la possibilità di correre, a Varese cercherò di essere sempre presente. È vero, è uno sport costoso, siamo fortunati a poter utilizzare un certo tipo di vetture, ma, pur di correre, anche senza sponsor almeno la gara di Varese me la pagherei io».

Navigatore, Team Manager o… sempre e solo pilota?

Una grande, evidente, potente passione muove Andrea, quest’anno di nuovo a bordo di una Skoda Fabia, supportato da Erreffe Rally Team e affiancato da un nuovo navigatore, anzi, una nuova navigatrice: «Alessia Muffolini, la mia fidanzata. La nostra prima gara è stato il mondiale a Monza, a novembre, poi Bergamo, in cui siamo arrivati secondi assoluti. Quest’anno, la stagione è principalmente improntata con lei».

Insieme nella vita e in auto, Andrea sul sedile sinistro, Alessia sul destro, un posto che «richiede coraggio e capacità, apprezzo tanto il lavoro dei navigatori che ci stanno di fianco, ho provato a farlo anche io una volta in un rally in pista e non fa per me, ci vuole davvero tanta precisione. Da pilota, è tutto molto più spontaneo».

Da navigatore Andrea non si vede, ma neanche da Team Manager, perché «avere una propria squadra presenta pro e contro, il mondo delle corse è particolare, ci vogliono tanti investimenti e tanta fortuna, a volte sono più contento quando c’è un amico che si sta approcciando a questa realtà e mi chiede un consiglio. Sarebbe bello avere un mio team, perché la passione c’è, ma è complicato, preferisco correre!».

Tra novità e certezze, «l’importante è divertirsi»

Un’altra novità per Andrea – e per tutti i piloti di questa 30° edizione del Rally dei Laghi – sarà la prova in notturna, nel tratto Sette Termini: «Noi saremo davanti, la faremo verso le 18, la condizione peggiore, perché saremo a cavallo del tramonto, non sarà né giorno né notte, ma una via di mezzo che, a volte, è ancora più difficile da gestire rispetto al buio notturno».

Per fortuna, «conosciamo bene le strade di Varese», commenta il pilota, il quale ha già deciso di affrontare la gara «da gentleman driver, non ho più ambizioni come i piloti più giovani, mi basta correre e divertirmi, cercando di andare forte. Sono fortunato, negli ultimi tre anni ho avuto aiuti importanti, mi godo il momento, anche grazie a un gruppo di amici che mi dà una bella mano».

Un’altra certezza, per il pilota varesino, è che il Laghi sarà solo la prima di un’intensa stagione: «Non abbiamo ancora il programma definitivo delle gare che andremo a fare ma credo riproporremo la 2° zona (ovvero Lombardia e Liguria), di cui l’anno scorso abbiamo vinto il campionato, quindi faremo anche il Rally di Sanremo. Sappiamo dove vorremmo andare, ma dipende anche dagli aiuti che troviamo».

Una vita per le auto

«Non ho mai pensato a cosa avrei fatto se non avessi fatto il pilota, a due anni e mezzo i miei genitori mi hanno messo sul kart, anche loro correvano, la passione è sempre stata quella, mio papà aveva un team di macchine, a 16 anni ho iniziato a correre in pista». Una vita dedicata alle auto, per il pilota varesino, disposto a tutto pur di prendere la patente, nel 2004, in tempo per partecipare al Rally Città Giardino: «Io compio gli anni a fine ottobre e, quell’anno, la gara era il 2 dicembre. Se avessi dovuto fare sia la teoria sia la pratica subito dopo aver compiuto gli anni e non avessi superato la teoria, non avrei fatto in tempo a recuperare. Così, mi sono portato avanti, ho studiato per prendere la patente del 125 durante l’estate, così la parte teorica era già fatta. Ho superato la pratica il 27 novembre e il 2 dicembre ero al rally».

«Ponetevi un obiettivo e portatelo avanti»

Sono trascorsi anni da quel primo giro in pista e, oggi, Andrea può ripensare agli inizi della sua carriera e dare un consiglio a tutti i ragazzi che stanno facendo ora il loro ingresso nel mondo dai rally: «Quando ho cominciato, mi sono detto “provo”, senza uno scopo preciso, anche perché non c’erano tante disponibilità. Il mio suggerimento è non partecipare alle gare solo per guidare, ma concentrarsi, per fare più esperienza possibile in minor tempo. È meglio fare due gare in meno, più lunghe, che cinque, più corte ma che non hanno un filo logico. Ponetevi sempre un obiettivo preciso e cercate sempre di fare tutto per perseguirlo».

Giulia Nicora

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