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Gallarate | 26 gennaio 2022, 14:56

Crollo delle nascite a Gallarate: il sindaco Cassani inquadra il fenomeno

Le grafiche pubblicate sui social mettono a fuoco un andamento inequivocabile. Il primo cittadino: «I dati sono preoccupanti»

Crollo delle nascite a Gallarate: il sindaco Cassani inquadra il fenomeno

Durante la conferenza stampa di fine 2021, il sindaco Andrea Cassani lo aveva detto: a Gallarate (e ovviamente non solo nella città dei due galli) si assiste a una diminuzione delle nascite considerevole. L’argomento era stato toccato anche dalle minoranze del centrosinistra nel dibattito su bilancio triennale e Dup.

Il fenomeno, aveva accennato il primo cittadino, si riflette sugli Istituti comprensivi della città e impone una riflessione su come organizzarli in futuro. Ora Cassani mette a fuoco la situazione con un post su facebook e una serie di grafiche (sono in fondo all'articolo) basate su dati forniti dagli stessi Istituti e dall’Anagrafe comunale.

I numeri sulla natalità. Periodo analizzato, 2003 – 2021. Si parte con 473 nati nel primo anno preso in considerazione, poi c’è un picco nel 2007 (561). Segue un andamento altalenante ma, dal 2015, il declino è inesorabile, fino ai 362 nati dell’anno scorso.

Capitolo iscrizioni nelle scuole. Questa volta si confrontano i numeri del 2018/19 con quelli del 2021/22. Calo in tutti gli Istituti comprensivi. Ma se al Ponti e al Cardano/Padre Lega il ribasso è relativamente contenuto (meno 3,5 per cento circa), al Dante si registra un meno 8,8 per cento, al De Amicis un meno 14,5. Il sindaco fornisce anche una mappa che collega i dati ai rioni che fanno riferimento ai quattro istituti.

Infine le proiezioni sugli iscritti nelle scuole. Le stime dicono meno 13 per cento alle scuole dell’infanzia (fra tre anni), meno 16 per cento alla primaria (fra cinque anni), meno 22 per cento alla secondaria di primo grado (fra 10 anni).

Commenta Cassani: «I dati sono abbastanza preoccupanti. Come amministratori, pur sapendo che la problematica andrebbe monitorata a livello nazionale, proviamo ad aiutare chi scommette sulla vita con misure come la “Baby card”, sperando che questo trend si possa invertire nei prossimi anni».

Articolo sulle “Baby card” (chi può fare richiesta e come, il Comune ne mette a disposizione 75 da 325 euro l’una) QUI

Stefano Tosi

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