Calcio - 23 gennaio 2022, 16:10

L'effetto "P" carica ma non basta: la Pro si fa riagguantare due volte

Finisce 2-2 allo Speroni. I tigrotti hanno mantenuto la promessa di dare tutto in memoria di Pippo Taglioretti. Un rigore e un'autorete però ridimensionano il risultato

Il minuto di silenzio per Taglioretti e alcune azioni della gara

Il minuto di silenzio per Taglioretti e alcune azioni della gara

La Pro Patria rivive il copione dell’andata con il Piacenza e in prima battuta lo straccia. Ma alla fine tra pasticci e sfortuna, scatta ancora un pareggio. Pur diverso da quello di settembre, va ribadito.

I tigrotti hanno onorato con tutta la testardaggine agonistica del caso il ricordo di Taglioretti. Dopo il minuto di silenzio, attacco fulmineo e gol già al 3’ di Pierozzi, i giocatori biancoblù hanno poi mantenuto la marcia in più in gran parte del secondo tempo, impensierendo ripetutamente Pratelli.

Solo sul finale rallenta un po’ la manovra e quando si torna in campo la Pro viene trafitta da un rigore, realizzato da Cesarini al 51'. Questa volta, però, si innesca senza esitazioni la reazione e già quattro minuti dopo Piu colpisce, tiro respinto ma  consegnato a Galli che ne trae  l’atteso gol del nuovo vantaggio. Da segnalare un Ferri che con i suoi 19 anni dalla maturità è passato direttamente al master: gestisce, si ripiglia la palla, rimette in movimento la manovra. Ma anche Ghioldi, che fa pregustare un gol firmato “Pippo”.

Pro dunque a segno subito con Pierozzi, poi ripetuti tentativi di prendere il largo. Al 15’, dopo che il Piacenza deve già eseguire il primo cambio per un infortunio a Nava, sostituito da Armini, ci prova Nicco.

Al ’47 una decisione dell’arbitro che avrebbe potuto fare la differenza: condizionale d’obbligo visto che all’andata i tigrotti sul finale erano in superiorità numerica. Turrini non estrae il secondo giallo che avrebbe visto Marino uscire dal campo: giudica il fallo involontario.

Mentre nessun dubbio per il tocco di Boffelli in area di rigore e al 50’ ecco dunque decretato il penalty che conduce al pareggio. I giocatori del Piacenza sembrano galvanizzati, ma i tigrotti ci mettono poco a disinnescare il loro ardore. Con Galli appunto. Al 20’ esce Pierozzi, applaudito con foga dai tifosi, ed è sostituito da Brignoli. Anche per Ghioldi Prina decide il cambio: entra al suo posto Parker. La Pro sembra decisa a tenersi stretti i tre punti, ma purtroppo all’82’ nel tentativo di fermare l’attacco piacentino la beffa peggiore: pasticcio autorete tigrotta. 

A questo punto l'ansia rischia di vanificare gli sforzi, così Prina inserisce Fietta e la sua carica di esperienza. Un brutto fallo di Cosenza gli costa l'espulsione, ma la Pro non riesce a riprendersi un vantaggio che non sarebbe stato certo ingiusto.

AURORA PRO PATRIA 1919 – PIACENZA CALCIO 1919    2 – 2    (1 – 0)

Marcatori: 3′ p.t. Pierozzi (PPA); 6′ s.t. Rig. Cesarini (PIA), 10′ s.t. Galli (PPA), 37′ s.t. Autorete Pizzul (PIA). 

AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Caprile; 2 Vaghi, 13 Boffelli, 5 Molinarii; 11 Pierozzi (21′ s.t. 8 Brignoli), 25 Ferri (44′ s.t. 16 Fietta), 10 Nicco, 3 Galli, 15 Pizzul; 23 Ghioldi (27′ s.t. 9 Parker), 27 Piu.A disposizione: 12 Mangano, 6 Sportelli, 7 Stanzani, 18 Banfi, 24 Giardino. All. Prina.

PIACENZA CALCIO 1919 (3-5-2): 1 Pratelli; 4 Nava (14′ s.t. 25 Armini), 3 Cosenza, 13 Marchi (1′ s.t. 27 Munari); 15 Parisi, 26 Gonzi, 14 Castiglia, 24 Marino, 21 Giordano (21′ s.t. 9 Dubickas); 10 Cesarini (34′ s.t. 7 Lamesta), 39 Raicevic.A disposizione: 12 Libertazzi, 35 Galletti, 2 Rillo, 5 Tafa, 34 Boffini. All. Scazzola. 

ARBITRO: Niccolò Turrini di Firenze (Giacomo Monaco della Sezione di Termoli e Lorenzo D’Ilario della Sezione di Tivoli. Quarto Ufficiale Alfredo Iannello della Sezione di Messina). 

Angoli: 4 – 3.

Recupero: 2′ p.t. – 4′ s.t.

Ammoniti: Marino, Castiglia (PIA).

Espulsi: al 46′ s.t. Cosenza (PIA) per gioco falloso su Piu.

Spettatori (compresi gli abbonati): 518.

 

Ma. Lu.


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