Non hanno dichiarato i propri redditi in Svizzera o quello di parenti conviventi, consorti o figli, che lavorano oltre confine per riuscire a percepire il reddito di cittadinanza.
In sostanza hanno omesso nelle proprie dichiarazione Isee redditi, conti correnti e proprietà per riuscire ad entrare nei parametri e ottenere il reddito di cittadinanza.
Non hanno fatto però i conti con i controlli degli uomini della Guardia di Finanza del comando provinciale di Varese che sono riusciti a risalire ai loro redditi effettivi e alle false dichiarazione.
Così tre donne e il marito di una di loro saranno chiamate a rispondere dell’aver indebitamente percepito il sussidio e di tutte le omissioni in fase di dichiarazione.
Ingenti le somme percepite indebitamente e che l’intervento dei finanziari guidati dal generale Crescenzo Sciaraffa permetterà di recuperare.
C’è chi ha ottenuto poco più di mille euro e chi ne dovrà restituire oltre 20 mila.