L’anno nuovo, per il commercio cittadino, si è aperto con l’annuncio della chiusura del punto vendita di Desigual, proprio in centro città (leggi QUI). Un grande negozio che rimarrà vuoto nelle vie dello shopping e che va ad aggiungersi ad altre attività chiuse, dall’inizio di corso Matteotti fino al termine di via Morosini.
L'assessore alle Attività produttive e vicesindaco, Ivana Perusin, spiega però come i dati dell'osservatorio terziario della Provincia di Varese indichino «una ripresa del commercio al dettaglio in città nei primi 6 mesi del 2021, mentre per le catene che puntano sull'online, come nel caso di Desigual, la situazione è diversa».
Noi, oltre ad aver ascoltato l'assessore addetto alla partita, abbiamo fatto un giro per il centro, trovando molti spazi in attesa di nuove attività nel primo tratto di via Vittorio Veneto, dove sono parecchie le saracinesche abbassate. Anche la prima parte di via Morosini, all’incrocio con viale Milano, mostra tre negozi chiusi, uno in fila all’altro: stesso discorso all'inizio e alla fine di via San Martino.
E Corso Matteotti? Oltre agli spazi che erano occupati da Zamberletti, troviamo due vetrine disponibili per nuove aperture nella parte finale. In piazza Carducci aspettano un nuovo inquilino gli spazi del calzaturificio Macchi, che si è trasferito. Ma accade lo stesso anche in via Rossini, nella parte della nuova area pedonale, e soprattutto in via Cavour, via Como e persino in via Veratti e in via Sacco.
Alcuni spazi sono vuoti ormai da molto tempo ma, stando ai dati diffusi dall’osservatorio sul terziario della provincia di Varese, potrebbero avere presto una nuova vita.
«Sono dati estremamente incoraggianti – spiega l’assessore alle Attività produttive Ivana Perusin – Almeno per il primo semestre, il 2021 è stato un anno di ripresa per il commercio al dettaglio e questo lascia ben sperare per il futuro. Diverso il discorso per le catene, in cui rientra la chiusura del punto vendita di Desigual: crescono molto online e stanno rivedendo un po’ tutta l’organizzazione della vendita diretta».
Importante per il commercio è anche la possibilità di occupazione gratuita del suolo pubblico. «Che non vale solo per bar e ristoranti – sottolinea l’assessore - , ma per tutte le attività commerciali. Un’opportunità che può essere sfruttata in molti modi, magari introducendo un concetto diverso di vendita ed esposizione dei prodotti».
Quello del vicesindaco è un invito ad approfittare dell’occasione, anche per cambiare il modo di pensare e fare commercio. Vero è anche che gli affitti e le utenze per i commercianti del centro sono un tasto dolente, «su questo però il Comune non può fare nulla, sono rapporti tra privati – sottolinea Ivana Perusin – Da parte nostra abbiamo messo in campo tutti gli aiuti possibili e i dati dell’osservatorio sono incoraggianti».