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| 24 dicembre 2021, 08:02

STADIO APERTO. Pro Patria, c'è ancora la favola. Con i bambini che seguono la mascotte (prima di Babbo Natale)

L'ultima puntata dell'anno è stata dedicata ai tigrotti e alle loro prove di risalita. I progetti dei vulcani Ramella e Gambertoglio, gli auguri di mister Prina, capitan Colombo e dei tifosi e un grande orgoglio di mamma e papà. Per guardare al nuovo anno con tanta speranza

I volti apparsi durante questa puntata di fine anno

I volti apparsi durante questa puntata di fine anno

C'è ancora la favola, in questa Pro Patria. Nonostante i tempi attuali sconsiglino di sognare, semi di speranza si scorgono. Sul campo, nei tigrotti che dopo tanta sofferenza hanno mandato segnali di risalita. E fuori, fin nel cuore della città, con i bambini che hanno quasi "tradito" Babbo Natale. Sì, perché in centro hanno visto una figura irresistibile, la mascotte del Tigrotto 1919. L'hanno riconosciuta, e questa è la cosa più bella.

È una puntata natalizia, quella di Stadio Aperto di giovedì 23 dicembre, una puntata che chiude il primo anno di vita della trasmissione dedicata al calcio e alla Pro Patria. Che non si nasconde i problemi ma che si affida a dei vulcani, Nicolò Ramella, responsabile della comunicazione della società biancoblù ed Emanuele Gambertoglio, presidente dell'associazione Tigrotto 1919. 

La prima parola deve andare sempre al campo. Tanto più quando è quello splendente dell'Albinoleffe, a cui Ramella fa i complimenti: «Ma complimenti anche alla Pro Patria, che ha giocato una delle migliori partite. E avevamo fuori 9 giocatori. Abbiamo tirato fuori il meglio... ma non abbiamo ancora fatto niente». Una scossa alla classifica che deve continuare l'anno prossimo per portare al sicuro.

Del resto, Gambertoglio - che racconta l'incredibile parata di Babbo Natale, aperta  dalla mascotte, «cose che succedono solo a Busto» - al vecchio più generoso ha scritto nella lista dei desideri quello al top di una salvezza agile per i tigrotti. Al secondo posto, portare più gente allo stadio, missione per cui ci si sta adoperando giorno dopo giorno.

C'è tanto da fare e si spoilera anche un po'. Un video preannunciato dalla Pediatria, ma anche un fumetto, e ancora sempre più fare squadra perché gli uni hanno bisogno degli altri. Nell'era Covid, il calcio piegato e il commercio non meno aggredito si sono guardati negli occhi per risollevarsi, e così altri mondi possono unirsi a questa sfida. Prima di tutto i bambini, anche loro immersi in un periodo durissimo.

Il tempo degli auguri

Ma adesso, pensiamo al Natale, quello vero e profondo. Ad aprire gli auguri è Luca Prina, con un video che si rivolge «a tutti coloro che amano la Pro Patria, con la speranza e la convinzione che riusciremo tutti insieme a raggiungere gli obiettivi prefissati, la salvezza». Così Riccardo Colombo - il capitano lodatissimo dagli ospiti - ripercorre la gioia di trovare finalmente più tifosi, e soprattutto più "canterini" allo stadio. Proprio per i tifosi parla il nostro consulente Daniele De Grandis, che della salvezza non si accontenta, poi scorrono tanti messaggi dai sostenitori biancoblù.

E siccome è Natale, porgiamo anche dei regali. La foto con Babbo Natale e la mascotte per Emanuele e un video a sorpresa di papà e mamma per Nicolò. 

Simbolo di coesione

Tigrotto significa unire. Significa simbolo di coesione, questo è l'auspicio. Riconoscere e riconoscersi nell'appartenenza a Busto. 

Stadio Aperto si congeda anche così nel 2021, felice di aver potuto vivere questo primo anno insieme, guardando dentro l'umanità del calcio. Con un grazie all'editore Enrico Anghilante, al regista Jonathan Sottocorna, ai colleghi che hanno permesso di far "camminare" questo programma nei momenti facili e meno facili della Pro, agli sponsor. Con passione, voglia di capire e schiettezza, a fianco dei tigrotti. 

 

Ma. Lu.

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