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Politica | 17 dicembre 2021, 01:22

Il “canto delle sirene” di Galimberti ammalia Forza Italia e manda in confusione l’opposizione

Il centrodestra vota in ordine sparso sulle linee programmatiche e Bianchi chiede una verifica di coalizione: «Si vota si o no rispetto ad un’appartenenza, non ognuno per i fatti suoi»

Il “canto delle sirene” di Galimberti ammalia Forza Italia e manda in confusione l’opposizione

Un tentativo di spaccare l’opposizione per dare una parvenza di condivisione bipartisan sulle linee programmatiche del Galimberti bis. Ma anche per neutralizzare un centro destra che qualora fosse compatto e unito potrebbe mettere in campo un’opposizione più decisa. E’ questa la doppia lettura di quanto successo ieri sera in consiglio comunale, chiamato a votare il programma di mandato dei prossimi cinque anni.

Del resto il sindaco aveva posto l’accento proprio su questo durante la presentazione del programma di mandato (leggi QUI) e lo ha ribadito anche ieri sera esordendo proprio cosi: «Grazie per i messaggi di apprezzamento che sono arrivati da tutte le parti politiche, dal mondo associativo ed economico in seguito alla presentazione delle linee programmatiche. Sono un segnale importante di condivisione e di massima collaborazione per i prossimi cinque anni». E concludendo nello stesso modo: «Ringrazio coloro che hanno deciso di astenersi in segno di fiducia e apprezzamento dei contenuti programmatici e dell’approccio nei confronti dell’amministrazione. Ma anche quelli che hanno voluto votare contro, rimandando e manifestando la volontà di collaborare in seguito».

Con astensione Galimberti intendeva però chi si è alzato e ha lasciato l’aula al momento della votazione, ovvero i consiglieri del Polo delle Libertà Simone Longhini, Luca Boldetti e Domenico Esposito. Un modo di fare che di solito indica la massima contrarietà al provvedimento che viene votato, ma non in questo caso. «La nostra uscita dall’aula vuole essere un piccolo segnale di apertura alla maggioranza – ha detto il consigliere Boldetti - , ma allo stesso tempo una critica sottile. Non è un’astensione insomma, ma neanche un voto contrario». Una scelta di difficile comprensione, ma che in realtà sottende a dinamiche politiche precise che vanno ben oltre i confini di Palazzo Estense.

L’immagine generale che è passata, più che quella di una reale condivisione bipartisan delle linee, è in realtà quella di un’opposizione spaccata che per Bianchi necessita di una verifica di coalizione. L'indicazione era infatti quella di votare compatti contro le linee di mandato, poi la comunicazione da parte del commissario di Forza Italia di voler invece uscire dall’aula e nessuna spiegazione sul cambio di rotta è mai pervenuto agli alleati. Da qui l’invito e il richiamo, neanche troppo velato, che Banchi ha dovuto fare direttamente in consiglio agli alleati del Polo delle Libertà, usando una parafrasi: «Dico anche a chi è affascinato dal canto delle sirene, dalle sue sirene signor sindaco, in qualità anche di leader politico locale, che oggi si vota un documento politico che marca le differenze di due coalizioni diverse che si sono presentate alle elezioni. Si vota si o no rispetto ad un’appartenenza e non può esserci ambiguità, mascherata da collaborazione. O si sta di qua o si sta di là».

Nell’incertezza, alla fine, nel centrodestra ognuno è andato per i fatti suoi. La Lega, insieme ai consiglieri Stefano Clerici (Varese Ideale) e Roberto Puricelli (La Grande Varese) hanno votato contro, il Polo delle Libertà è uscito e Fratelli d’Italia si è divisa con Luigi Zocchi astenuto e Salvatore Giordano contro. Morale della favola: il documento è stato approvato grazie ai voti della maggioranza e ora si apre una crisi tutta interna all’opposizione e persino negli stessi gruppi, perché il Polo delle Libertà raggruppa diverse anime e non tutte hanno gradito la decisione della componente forzista di dissociarsi dal voto compatto.

La discussione in aula è andata comunque al di là della politica e si è parlato concretamente di ogni aspetto del documento e delle linee che guideranno il futuro sviluppo della città. Un momento di confronto durato fino a tarda serata che non ha permesso di trattare tutti i punti all’ordine del giorno (leggi QUI), che saranno affrontato martedì nell’ultimo consiglio comunale prima della fine dell’anno.

Valentina Fumagalli


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