Economia - 13 dicembre 2021, 13:09

Aime apre uno sportello per la cultura della legalità a supporto delle vittime di usura e della criminalità

La presentazione ufficiale questa mattina nella sede varesina dell'associazione imprenditori europei: «L'illegalità non solo provoca morte e diseguaglianza ma anche concorrenza sleale, occorre costruire una nuova cultura»

Aime apre uno sportello per la cultura della legalità a supporto delle vittime di usura e della criminalità

E' stato presentato questa mattina, 13 dicembre, nella sede di Aime Varese, alla presenza del comandante della Guardia di Finanza generale Crescenzo Sciaraffa, del vescovo vicario monsignor Giuseppe Vegezzi e dell’assessore alla Sicurezza del Comune di Varese Raffaele Catalano, è stato presentato dal presidente dell'associazione Giuseppe Albertini, dal direttore Gianni Lucchina e dal presidente di SOS Varese Onlus Walter Piazza, il progetto "Contropiede, Educazione alla Legalità", che prevede l’istituzione di uno sportello per la cultura della legalità.    

«Uno sportello che avrà funzione di ascolto, assistenza, supporto e sostegno per le vittime di usura, estorsione, mafia e dedicato a tutte le illegalità e i soprusi come il bullismo, forma devastante a volte presente tra i giovani che colgono lo stile di chi fa della illegalità il proprio modo di essere» spiega l'associazione.   

Illegalità significa anche non rispettare le regole e le leggi, ma anche imboccare scorciatoie per ridurre i costi delle propria attività, ad esempio utilizzando il lavoro nero. L'illegalità non solo provoca morte e disuguaglianza ma anche concorrenza sleale: un'impresa che non rispetta le regole è avvantaggiata rispetto a quelle che le rispettano. 

Le leggi, anche se percepite come ingiuste, devono essere rispettate da tutti: si può chiedere e pretendere di cambiarle, ma vanno rispettate. Partire dalle scuole è la base per costruire una nuova cultura di cittadinanza e di legalità.

L’educazione alla cittadinanza e alla legalità è un obiettivo strategico ed essenziale che la scuola è chiamata a realizzare, favorendo la formazione di una coscienza libera e responsabile e fornendo gli strumenti culturali necessari per capire i processi di cambiamento e per potersi inserire da protagonisti nella società.  

Ma non basta studiare a scuola le varie discipline, occorre che i giovani possano maturare esperienze significative, venire in contatto con realtà vive, capaci di trasmettere la forza dei valori e degli ideali vissuti e testimoniati da chi ha scelto di vivere quotidianamente a contatto con  le persone, e da chi crede nella possibilità di un mondo migliore, combattendo concretamente le ingiustizie, le diseguaglianze, la criminalità e tutte le mafie, che soffocano lo sviluppo delle persone e del territorio.                                                                                             

Alla luce di ciò, viene proposta una rilettura dei valori di cittadinanza, di democrazia, di legalità anche in considerazione dei cambiamenti sociali, culturali, economici, delle complessità che caratterizzano le società attuali e dei processi di innovazione e trasformazione che hanno investito i sistemi educativi di tutti i Paesi. 

Non si tratta di inserire nuove discipline nei curricola scolastici, quanto piuttosto di promuovere una coscienza civica trasversale ai diversi saperi, valorizzando l’apprendimento formale e integrandolo con l’esperienza che l’alunno riesce a vivere in altri ambienti e contesti formativi.  

Ecco le ragioni che hanno spinto Aime a dar vita allo sportello per la cultura della legalità.

Lo sportello avrà sede a Varese in Viale Valganna 190, presso la sede di Aime; è stato anche attivato un numero telefonico espressamente dedicato: 335 70915956.

 

Redazione

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