La Giornata mondiale delle persone con disabilità è stata occasione di festa per i bimbi di suor Marcella. Mentre gli alunni andavano a scuola come stanno riuscendo a fare in questo periodo pur gravato dall'incertezza ad Haiti, i bambini con disabilità hanno potuto gustare un momento speciale, con tanto di torta, cappellini colorati e tanta felicità.
Questo nella casa Ti Toti, tartarughine, dove si trovano piccoli con disabilità che avrebbero vita molto dura altrimenti, spesso portati dalle loro famiglie perché sanno di poter contare su suor Marcella Catozza e sugli educatori. Come nel caso di Rebecca, che la sua mamma ha dovuto affidare alla missionaria bustocca: va a trovarla ogni volta che può, con tutto l'amore del mondo. Perché ci vuole davvero un grande amore anche per separarsi dalla figlioletta, dallo scegliere il bene per lei (LEGGI QUI).
Tutto questo mentre la calma apparente continua. Dalle bande segnali contrastanti, con la violenza che sembra accantonata. A parte il capo dei banditi che è intervenuto perché i bambini di suor Marcella potessero tornare a scuola (LEGGI QUI), pare che l'intenzione dei gruppi armati sia quella di lasciare che la gente possa uscire a lavorare, in modo da fare qualche soldo e poter festeggiare poi i giorni di Natale.
Spiega suor Marcella: «La gente qui vive se può andare in strada a vendere: questa è l’economia haitiana. Se il paese è bloccato o sparano per le strade nessuno può andare in giro a vendere e quindi non entra niente».
Questa è Haiti, di cui è importante parlare per sfuggire al primo nemico, il silenzio che rende ancora più cupi il presente e il futuro. Il silenzio, amico dell'indifferenza.