Donne, impresa e territorio | 20 novembre 2021, 01:00

«Qualità, equilibrio e attenzione agli altri». Il segreto di Emanuela Volpe per le donne di oggi

È l’amministratrice della Torrefazione Felmoka di Malnate la protagonista del nuovo appuntamento con “Donne, impresa e territorio”, rubrica dedicata alle donne imprenditrici della nostra provincia. «Sacrificarsi per la famiglia»: il suo racconto inizia da qui

«Qualità, equilibrio e attenzione agli altri». Il segreto di Emanuela Volpe per le donne di oggi

«Penso che il titolo della mia storia possa essere “sacrificio”, ma in senso positivo». Una presentazione fuori dal comune, quella di Emanuela Volpe, amministratrice della Torrefazione Felmoka di Malnate e protagonista di questo appuntamento con Donne, impresa e territorio, la nostra rubrica dedicata all'imprenditoria al femminile. 

Da sempre con una predisposizione naturale «per lo studio, in particolare per le materie umanistiche: dopo il liceo volevo fare filosofia o psicologia, anche se, durante l’università, un giorno alla settimana aiutavo anche lo zio in Torrefazione in alcune attività amministrative».

La famiglia prima di tutto

È proprio questo il primo passo che la giovane imprenditrice compie all’interno dell’azienda, nonché esperienza che le consente, quando vengono a mancare, nel giro di poco tempo, il contabile e lo zio, di ricoprire un ruolo ufficiale nell’impresa di famiglia: «Ero l’unica ad aver lavorato con l’amministratore, l’altro mio zio e mio papà mi hanno detto che avrei iniziato a lavorare lì. Così, ho lasciato tutto quello che stavo facendo per rispondere a un bisogno, ho sacrificato qualcosa che per me era una passione per un bene superiore, quello della famiglia».

Una scelta senza dubbio faticosa, soprattutto per una ragazza di vent’anni che si trova a dover chiudere in un cassetto sogni e prospettive «per un lavoro che mai avrei pensato di fare, è stato difficile, ma nel tempo ho capito che questo è stato uno dei doni più preziosi che la vita mi abbia fatto, mi ha permesso di capire come il valore del singolo sia sempre relativo a quello dell’organismo a cui appartiene, in questo caso la famiglia e, da lì, al gruppo dei dipendenti, con i quali si possono creare nuove opportunità».

Negli anni, poi, si sono create nuove strutture, è stato approfondito il lavoro e, dal 2016, a seguito di alcune vicende interne, Felmoka ha iniziato a promuovere un messaggio di sostenibilità sociale e ambientale.

La svolta “al femminile” di Felmoka

Affiancata dalla sorella Elena e dalla figlia Talia, Emanuela è, oggi, alla guida dell’impresa nata nel 1960 per volontà del padre, Felice Volpe: «Dal suo nome è partito anche l’attuale progetto Donna Felice, un gioco di parole che sottintende un messaggio: secondo noi, se una donna è felice anche il mondo lo è».

Certo, il percorso per arrivare a questa “svolta al femminile” non è stato facile come... bere una tazzina di caffè: «Qualche anno fa, si è creata una situazione spiacevole per cui ho dovuto intraprendere un’attività di indagine minuziosa e usare tanta diplomazia, mi sono chiesta che conseguenze potessero esserci per le altre persone che lavoravano in Torrefazione. È stato un momento difficile, è stato necessario assumere un atteggiamento strategico lontano dalla mia natura, più impulsiva, decisionista».

Un periodo di forte impegno emotivo, di rabbia, di scoraggiamento che però, finalmente, il 31 luglio 2017 ha portato le tre donne a dire «ce l’abbiamo fatta, da questo momento Felmoka è nostra».

Questione di equilibrio

«Sono molto controtendenza - afferma con convinzione Emanuela a proposito del valore di uomini e donne in azienda – non ne faccio una questione di genere, penso che quando si parla di lavoro bisogna fare un confronto tra cervelli. Le donne, è vero, hanno la parte destra più sviluppata, per cui possiedono qualità come intuito, fantasia, sensibilità in quantità maggiore rispetto agli uomini, ma tutto funziona se si creano i giusti equilibri».

Ognuno deve dare il meglio delle proprie competenze, quindi, che sia uomo o donna. Le tre donne alla guida di Felmoka hanno «tre bei cervelli, ma se ci fossero solo questi mancherebbe una parte pratica, più tipica degli uomini, la perfezione sta nell’equilibrio, nulla può nascere se non dall’unione di due opposti, un tavolo è composto da due parti per compenetrare l’una con l’altra».

Grande importanza è riconosciuta anche ai giovani: «È bello poter dire di contare su persone che hanno studiato e hanno abilità e competenze che possono mettere al servizio dei nostri progetti», soprattutto in un momento come questo, in cui «stiamo ampliando le nostre reti verso l’estero. Allarghiamo i nostri orizzonti: credo sia fondamentale non cristallizzarsi sulle posizioni acquisite, ma essere capaci di fare spazio perché altri possano crescere. Sono d’accordo con chi dice “largo ai giovani”, la mia funzione è accompagnarli, sono io ad essere al loro servizio, il senso del futuro è anche questo, creare opportunità di vita, non solo legate al bilancio. Io la vedo in questo modo».

«La qualità non è un costo, ma un modo per ampliare i propri orizzonti»

Con altrettanta determinazione, l’imprenditrice varesina si rivolge alle giovani donne che si stanno affacciando ora al mondo del lavoro: «Non date nulla per scontato, non fate nulla a livello superficiale. Studiate sempre per portare qualità in qualsiasi attività, perché questo consente sia di fare bene il vostro lavoro, sia di mantenere in funzione il cervello, in ogni percorso che intraprendete cercate qualcosa che ampli i vostri orizzonti. Create uno spazio anche per coltivare le relazioni. Tutto quello che fate vi porta a crescere come persone».

La conclusione è un insegnamento prezioso: «"Sacrificarsi" significa “fare qualcosa di sacro”, rinunciare a una piccola parte di me a favore di qualcosa di un po' più grande. Dimentichiamo l’accezione negativa di questa parola, perché tutto quello che facciamo, in qualche modo, prima o poi ritorna».

 

Potete scoprire di più sul mondo Felmoka e sul progetto Donna Felice attraverso il sito www.felmoka.it e le pagine Facebook Felmoka Caffè e Donna Felice e Instagram @felmoka_caffe e @caffedonnafelice.

Giulia Nicora

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Aime Donna sostiene e promuove il ruolo economico e sociale dell'imprenditoria femminile, proponendosi come strumento di partecipazione e azione che incoraggi e sostenga una significativa presenza della donna imprenditrice negli organi decisionali di aziende, realtà economiche, associazioni. In questo spazio troverete storie di donne e di imprese, che dimostrano come la partecipazione femminile sia un valore imprescindibile per la crescita di un territorio.

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