Il Comune di Viggiù in prima linea contro la violenza sulle donne; domenica 21 novembre, in paese, nel Salone Soms a partire dalle 15.30, è in programma l'incontro "Insieme, arte, cultura, informazione contro la violenza sulle donne", promosso dall'amministrazione comunale con la collaborazione della Croce Rossa della Valceresio, Caos, Fondazione Morandi Casa Rifugio Varese, Soms, Istituto Longhi e associazione Cerchi d'Acqua.
Il programma prevede alle 15.30 nel salone della Soms di Viggiù i saluti del sindaco Emanuela Quintiglio e la proiezione del cortometraggio "Judith & Holofernes", a cui seguirà la tavola rotonda con Giovanna Scienza, presidente della Casa Rifugio di Varese, Renata Castelli, conservatore dei Musei Civici viggiutesi "Butti" e Matteo Fabris psicologo e consulente dell'istituto Longhi; moderatrice sarà Lara Treppiede, responsabile della comunicazione della Croce Rossa Valceresio.
Alle 17.30, a Villa Borromeo verrà inaugurata la mostra "Incontro" curata dal gruppo di artiste Timarete.
«L'evento - spiega il Comune di Viggiù - vuole essere un momento di confronto e approfondimento su una problematica attuale e sottolinea l'attenzione dell'amministrazione comunale nei confronti del mondo femminile. Proprio lo scorso 30 ottobre abbiamo voluto dare un segnale di ripartenza organizzando un open day di visite senologiche gratuite per le cittadine».
«Il mio grazie sincero va a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo evento - afferma il sindaco - al dottor Battaini, ma soprattutto alla comunità di Viggiù che aderendo alla chiamata ha dato un contributo prezioso alla costruzione di quel welfare community che vede i cittadini attori principali nel panorama legato alla salute e alla qualità della vita».
«Sono profondamente orgogliosa del successo del progetto che ci vede tutti in cammino in questa battaglia di civiltà che è la lotta al cancro» aggiunge l'assessore Maristella Daolio.
Nell'evento del 21 novembre si torna a parlare di donne, di rispetto, di paure, di timori, di salute, di prevenzione, non solo fisica. «Partiremo da chi vive quotidianamente accanto a queste donne che hanno il coraggio di denunciare - spiega Lara Treppiede - passando dall'importanza dell'educazione nelle scuole, al rispetto della figura femminile, il tutto inserito in un contorno artistico, dal cortometraggio alle opere di cinque artiste che dialogano tra loro».
La curatrice della mostra, Renata Castelli come le protagoniste Margherita Argentiero, Vittoria Giobbio, Roberta Jones, Tina Pedrazzini e Cristina Taiana «hanno scelto anni fa di unirsi, di unire, senza confondere, le loro tecniche, i loro linguaggi, realizzando opere che denunciano la tragedia della violenza sulle donne e le cicatrice che esse lasciano nel corpo e nell'anima di una donna».
L'appuntamento è a ingresso libero con green pass.