Inizia questa settimana il dibattito in Senato sulla Legge di Bilancio 2022 e il sindaco di Lavena Ponte Tresa e presidente dell'associazione dei Comuni di Frontiera Massimo Mastromarino scrive al Ministero dell'Economia.
«A nome dei sindaci e degli amministratori dei Comuni italiani di frontiera - dichiara Mastromarino - chiedo ai parlamentari che rappresentano i territori di confine l’intervento affinché i ristorni per gli anni 2020 e 2021, coincidenti con la grave crisi economica causata dalla pandemia e dal perdurare dello Stato di Emergenza, ristorni che saranno versati ai Comuni nel 2022 e 2023, possano essere impiegati in parte corrente nel limite massimo del 50% dell’importo annualmente attribuito, anziché del 30%, come regolamentato attualmente».
Già con la Finanziaria 2004 si approvò l’aumento dal 10% al 30% del limite di utilizzo in parte corrente.
«Dalla interpretazione dell’accordo firmato a Roma il 3 ottobre 1974, non appare necessaria, per attuare tale richiesta, una modifica dell’accordo stesso, richiesta che può quindi essere inserita nella Legge di Bilancio 2022, senza nessun maggior costo per lo Stato» spiega il sindaco di Lavena Ponte Tresa.
«E’ evidente a tutti come questa disposizione straordinaria permetterebbe ai Comuni di far fronte alle differenti e contingenti esigenze manifestatesi durante la pandemia proprio negli anni 2020 e 2021, rivelandosi tra le misure decisive per la ripresa economica dei nostri territori» conclude Mastromarino.