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Economia | 21 ottobre 2021, 23:32

Le tecnologie digitali e le dieci regole d'oro: il bilancio del World Manufacturing Forum

Si è svolto a Villa Erba l'evento internazionale dedicato all'industria manifatturiera. Nel report, per le aziende i fattori abilitanti includono la domanda di prodotti sostenibili, tecnologie digitali e competenze circolari

Il varesino Giovanni Brugnoli tra gli intervenuti

Il varesino Giovanni Brugnoli tra gli intervenuti

Si è svolta mercoledì e giovedì a Villa Erba a Cernobbio la IX edizione del World Manufacturing Forum, evento internazionale dedicato all’industria manifatturiera.

Esperti provenienti da istituzioni internazionali di alto livello, aziende, università e centri di ricerca si sono confrontati sul tema al centro della due giorni "Le tecnologie digitali: fattori abilitanti dell’economia circolare – Prospettive per il futuro del Manifatturiero". La prima giornata, introdotta dagli interventi istituzionali del neoeletto Presidente di Confindustria Lombardia e della World Manufacturing Foundation Francesco Buzzella, del Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, del Vice Rettore del Politecnico di MilanoDonatella Sciuto e del Vice Presidente di Confindustria Giovanni Brugnoli, è stata caratterizzata dalla presentazione dei  risultati di "Back to the Future" progetto che ha riunito 9 focus group – composti da esponenti del mondo industriale o accademico provenienti da tutto il mondo – con l’obiettivo di elaborare proposte su come affrontare con resilienza questioni strategiche per il futuro del manifatturiero alla luce dei recenti shock che hanno minacciato le value chains globali. “Il World Manufacturing Forum di quest’anno ha voluto contribure al dibattito globale in merito alle strategie da adottare affinché la transizione green sia il più possibile virtuosa e sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale. Come emerso nel corso della due giorni, l’industria è al centro di questo processo e pronta a ripensare modelli organizzativi e processi produttivi, ma spetta alle istituzioni indicare la strada da percorrere. Il mondo si sta muovendo verso la decarbonizzazione ma le varie aree economiche lo stanno facendo in tempi e modi molto diversi. L’Europa, pur rappresentando meno del 10% delle emissioni globali, si pone obiettivi sfidanti che però possono avere ripercussioni pesanti su cittadini e imprese se non ancorate alla realtà, col rischio di penalizzare la competitività dell’industria europea nei confronti di aree del mondo quali USA e Cina” ha dichiarato il Presidente di Confindustria Lombardia e della WM Foundation Francesco Buzzella.

Al centro della seconda giornata del WMF, il Report "Digitally enabled circular manufacturing" studio che ha analizzato la diffusione dell’economia circolare, le applicazioni delle tecnologie digitali a supporto e i fattori abilitanti per la produzione circolare, presentato dal palco di Villa Erba da Marco Taisch, Scientific chairman del WMF. 

«Dal WMF Report emerge che la transizione alla produzione circolare è una priorità per molti governi a livello globale. Le strategie regionali e nazionali per promuovere la circolarità variano per ambizione e approccio, oltre che per fattori abilitanti. Per le aziende i fattori abilitanti includono la domanda di prodotti sostenibili, tecnologie digitali e competenze circolari. Al livello delle catene del valore, è necessario migliorare la condivisione dei dati, potenziare l'infrastruttura e le reti e standardizzare i requisiti.

Per i consumatori, invece, i fattori abilitanti includono la consapevolezza ambientale, l'aumento della fiducia e della trasparenza in relazione ai fornitori di servizi, la convenienza e l'accessibilità dei prodotti sostenibili e l'alfabetizzazione digitale” ha dichiarato Marco Taisch nel corso del suo intervento. 

Anche quest’anno il Comitato Scientifico ha individuato, nell’ambito del WMF Report, le 10 raccomandazioni relative al focus dello studio: 

Promuovere una mentalità aziendale che abbracci le opportunità della circular economy e il ruolo abilitante delle tecnologie digitali;

Guidare la circolarità attraverso la responsabilità del consumatore, proattività, e un processo decisionale consapevole;

Favorire la cooperazione tra gli stakeholders rilevanti nella costruzione delle catene del valore circolari;

Promuovere modelli di business e value propositions che abbraccino la circolarità;

Implementare politiche globali che riconoscano le tecnologie digitali come principali abilitatori del manifatturiero circolare;

Promuovere misure economiche che guidino la transizione all’economia circolare e l’adozione di tecnologie abilitanti;

Formare la forza lavoro per il manifatturiero circolare abilitato dal digitale;

Fare leva sui dati per supportare la transizione circolare nel settore manifatturiero;

Supportare le PMI nella loro transizione alla produzione circolare;

Affrontare il possibile impatto negativo delle tecnologie digitali.

Nel corso della due giorni sono intervenuti, tra gli altri: Taro Shimada, Corporate Senior Vice President, Chief Digital Officer, Toshiba Corporation, Carlo Ferro, Presidente ICE, Amit Kapoor, Honorary Chairman, Institute for Competitiveness, Barbara Beltrame Giacomello, President, BUSINESSME, Klaus Beetz, CEO, EIT Manufacturing, Fabrizio Sala, Regional Minister, Regione Lombardia, Suha Dawood Elias Najjar, Chairwoman, Iraqi National Investment Commission, Michael Campbell, Executive Vice President & General Manager of Augmented Reality PTC, Monica Duhem Delgado, Head of the Global Economic Intelligence Unit, Mexican Ministry of Economy, Petra Monn, Program Lead “Factory Digitalization”, Siemens AG, Sudarsan Rachuri, Technology Manager, Advanced Manufacturing Office, Office of Energy Efficiency and Renewable Energy, U.S. Department of Energy.

Oltre 3.150 partecipanti tra pubblico in presenza a Villa Erba, utenti collegati in streaming da tutto il mondo (nei due giorni), e partecipanti ai 17 eventi organizzati nell’ambito della World Manufacturing Week (dal 18-22 ottobre).

Redazione

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