Il neo eletto consigliere comunale della Lega Emanuele Monti ha appena consegnato a Palazzo Estense al sindaco uscente la lettera di sfratto: eccone le ragioni.
«Dal sito internet istituzionale del Comune di Varese sono sparite le delibere e i documenti relativi al Pums e quindi all’istituzione della cosiddetta Area C varesina. Dal sindaco meno trasparente della storia varesina cosa ci si poteva aspettare?», denuncia Monti.
«Già ad agosto - continua - avevo denunciato, con il consigliere Binelli, l’utilizzo inappropriato da parte del sindaco Galimberti dei canali di comunicazione istituzionali come il telone promozionale sulla caserma Garibaldi o come la presentazione della relazione di fine mandato in pieno periodo di par condicio. Il Corecom ci ha dato ragione e tra pochi giorni si pronuncerà anche l’Agcom con lo stesso esito molto probabilmente».
«Il 9 settembre – spiega -, insieme a Francesca Brianza e ad Attilio Fontana, abbiamo presentato il "Documento Verità" con cui abbiamo spiegato ai varesini che Regione Lombardia ha stanziato per la città circa 100 milioni di euro negli ultimi 5 anni. Un’iniziativa resasi necessaria in quanto Galimberti ha sempre cercato di rivendere come meriti personali, le opere pubbliche realizzate, omettendo volutamente che fossero finanziate con risorse regionali. Per questi motivi, sono stato personalmente dal sindaco in Municipio, sperando di trovarlo, per consegnargli la lettera di sfratto».
«Visto l’atteggiamento del sindaco, presumo che, qualora venisse confermato, sarà difficile collaborare serenamente con Regione Lombardia. Proporrò di mettere in discussione il finanziamento di tanti progetti e valutare se non sia il caso di destinare tali risorse verso realtà della nostra provincia che hanno dimostrato più trasparenza e più serietà» conclude Monti.