Busto Arsizio - 20 settembre 2021, 18:12

Il ministro Garavaglia a Busto: Museo del Tessile e un albergo diffuso a Sacconago, il futuro è anche turismo

L'esponente della Lega ha visitato il gioiello di via Volta poi si è confrontato a Villa Calcaterra, con tappa speciale al circolo. «Il Covid finisce e avremo il problema di dove mettere i turisti, idea geniale quella di Sacconago. Malpensa? Chiedo a Speranza di riaprire i corridoi verso l'estero». Il film di Alda Merini

Il ministro Garavaglia a Busto: Museo del Tessile e un albergo diffuso a Sacconago, il futuro è anche turismo

Il turismo a Busto Arsizio, ma non più quello d'affari, o non solo. Quello culturale-economico, legato al museo del Tessile e a un progetto che la Lega cala sul tavolo del ministro Massimo Garavaglia: l'albergo diffuso a Sacconago.

Idea geniale, la definisce l'esponente del governo Draghi, che racconta come si sia goduto il profumo del museo del Tessile, mondo in cui anche lui è gravitato, nella sua prima parte della tappa bustocca: «Prima ho fatto l'insegnante di matematica, poi ho lavorato in un'azienda tessile».  Al museo la visita con la vicesindaco Manuela Maffioli, che era al suo fianco anche a Villa Calcaterra (sede del Baff) insieme al commissario della Lega Paola Reguzzoni e all'assessore Giorgio Mariani.

 «Il museo come luogo in cui riconoscersi - ha precisato Maffioli - regolarmente visitato e con continue donazioni. Ma c'è un'ulteriore connotazione come sviluppo del sistema del turismo industriale». Accreditato anche dalla presenza della Guida nazionale andata a ruba, il cui la struttura di Busto compare, dalla capacità di fare rete con Miva e dal riscontro avuto ad esempio con le giornate del Fai. Si possono attirare crescenti turisti da questo punto di vista.

Ma ci vuole anche una risposta in termini di strutture ricettive che Busto non possiede. Come ha rilevato Reguzzoni: »niente alberghi, però decine di affittacamere, che sono piene per il 70-80% più in settimana che nel weekend». Altro aspetto però un centro storico come quello di Sacconago che ha bisogno di rivitalizzato. Il pubblico può partire dalle proprie aree, con un contagio buono, incentivi che sblocchino la situazione e invitino a non lasciar deperire le proprietà bensì a riattivarle, ha detto Reguzzoni e ribadito Giorgio Mariani. La via si chiama Stu, società di trasformazione urbana. 

Un ragionamento che gira anche in virtù della vicinanza con Malpensa, Milano, i laghi. E poi c'è tutto il discorso degli studenti, dell'università che chiama. L'area delle Nord è uno stimolo in questo senso, ha detto anche l'europarlamentare Isabella Tovaglieri.

In entrambe le partite - museo e albergo diffuso - decisivo è il livello nazionale, su cui si è chiamato in causa Garavaglia. 

«Il bello attira il bello - ha esclamato - e il Covid finirà, in quel momento avremo il problema di dove mettere i turisti. Ricordiamoci che da Paese untore, come eravamo percepiti all'inizio ora siamo quello più sicuro».

Da Busto Arsizio, Garavaglia viene via carico della sua «concretezza». Parla anche di Malpensa: «Da due mesi chiedo a Speranza di riaprire i corridoi verso l'estero, serve anche quello». E fa una promessa: il finanziamento del film di Alda Merini, caro a Busto e al Baff.

Tutto ciò dopo una tappa al circolo di Sacconago che commenta entusiasta come atmosfera: perché anche questo è profumo di storia.

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Marilena Lualdi

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