«In un mondo normale Galimberti vincerebbe con l'80% delle preferenze per quello che ha fatto e per l'impegno che ha messo». Ne è convinto Stefano Malerba, presidente uscente del consiglio comunale e candidato nella lista "Lavoriamo per Varese" come capolista a sostegno di Davide Galimberti. «Questo però non è un mondo normale e quindi dobbiamo lavorare ancora parecchio per amministrare altri cinque anni».
«Abbiamo fatto una lista forte - continua Malerba - che non andrà a morire finite le elezioni ma avvierà un progetto politico importante per la città. Sono contento dei riscontri che sto avendo con i cittadini. La cosa vera che ci distingue e ha distinto questa amministrazione è la capacità di parlare di cose concrete. Non basta dire che c’è un problema, bisogna risolverlo con idee, capacità, soluzioni. Proprio quello che abbiamo fatto e stiamo facendo».
Il prossimo obiettivo di Malerba e della sua lista è quello di creare nuove opportunità e ricchezza per il nostro territorio: «Il collegamento con Milano è fondamentale, lanceremo una proposta perché si possa raggiungere il capoluogo lombardo in 29 minuti. Come seconda cosa dovremo aiutare i giovani a fare impresa. Il 15 settembre presenteremo un importante progetto che abbiamo chiamato Innovation Hub. Tra vent’anni i ragazzini di oggi faranno un lavoro che in questo momento neppure esiste: devono essere favoriti e seguiti sulla strada della formazione e, per farlo, punteremo su un centro formativo sui mestieri del futuro, per il sostegno e la creazione di nuove imprese e l'accelerazione di start up. L'obiettivo è quello di creare un circolo virtuoso per tenere a Varese i giovani, farli vivere in città e costruirsi qui una famiglia».
«Uno dei problemi sociali dei prossimi anni sarà quello di creare legami - conclude Malerba - Per questo motivo dobbiamo impegnarci per riportare a vivere qui giovani e coppie e questo sarà possibile con i progetti che abbiamo in mente. Questa attrattività si costruisce mettendoli in condizione di fare impresa e pianificare a Varese il loro futuro».