Un silenzio assordante e preoccupante sul futuro dell'ospedale Confalonieri di Luino; a farlo notare, in una nota, è Furio Artoni, capogruppo di minoranza della lista "Azione Civica" e autore di una mozione pro nosocomio approvata dal consiglio comunale.
«Un silenzio assordante incombe e in questo silenzio se ne sono andati un medico, i primari di Ortopedia e del Pronto Soccorso e probabilmente altre figure si preparano ad abbandonare Luino - dichiara Artoni - quindi nonostante le rassicurazioni dei personaggi politici del Luinese nessuno si fida».
Sul tavolo ci sono sempre il presente e il futuro dell'ospedale cittadino. «I fatti parlano chiaro - prosegue il capogruppo di minoranza - al quinto piano del nosocomio piove ancora nonostante lo stanziamento di fondi, varie specialità ed esami diagnostici non ci sono più. Ormai sembra che il destino del nostro ospedale sia quello di restare solo un palazzo in muratura, una facciata per una scenografia teatrale, dove si sentono politici che continuano a dirci che l'ospedale di Luino resterà. Sì ma come resterà?»
«E' chiaro che i muri resteranno, almeno altri duecento anni - continua Artoni nella nota - ma dei muri non ce ne facciamo niente se all'interno dell'ospedale non c'è alcun servizio, e cosa ancora peggiore non si riesce a garantire una copertura di sicurezza per il Pronto soccorso e per quegli interventi di base necessari anche a salvare una vita in condizioni critiche».
«Inutile aggiungere che i politici locali non tranquillizzano nessuno, la realtà dei fatti e sotto gli occhi di chiunque acceda all'ospedale di Luino - sottolinea Artoni - è restato ormai poco tempo prima di avviarci ad un definitivo declino della nostra struttura. Poco tempo nel quale dobbiamo con forza richiamarci ad un progetto anche minimo per l'ospedale di Luino che diventi a tutti gli effetti una struttura ospedaliera di base con tutti i servizi ad essa connessa, e con ambulatori di specialità che tengano conto delle esigenze del territorio».
Il tema del Confalonieri non riguarda solo la città di Luino ma tutto il territorio circostante. «Un collegamento diretto e continuo tra i 21 Comuni che fanno capo al nostro ospedale e l'azienda ospedaliera è indispensabile - propone l'esponente dell'opposizione - il dato preoccupante è che altri nosocomi quali Cuasso e Tradate sono abbondantemente coperti da finanziamenti pubblici, Luino no. Allora mi chiedo è solo perché Luino non ha politici che si occupano del nostro territorio? Luino è adeguatamente rappresentata nelle sedi istituzionali ove ci si occupa della sanità?».
«Attualmente la Lega ha in mano la situazione sanitaria regionale e quindi tutte le possibilità di dare spazio alle esigenze di tutti i 21 Comuni che fanno capo al nostro nosocomio - dichiara Artoni - e mentre i collegamenti tra Luino e Maccagno sono già difficoltosi, adesso si aggiunge la chiusura della Malpensata. Ci rendiamo conto che la nostra zona rischia di restare ancora più isolata con un ospedale che non è in grado di fronteggiare emergenze?»
«Non dimentichiamo il flusso turistico nel periodo estivo e quello scolastico, tale da aumentare la popolazione locale in modo sensibile - conclude la nota - tutto ciò rende importante la presenza di una struttura sanitaria. Ed inoltre si vocifera una grossa difficoltà anche per la radiologia. Dove andremo a finire? Bisogna muoversi».