La lungimiranza. L’umiltà. L’esserci, sempre, quando le associazioni avevano bisogno di aiuto, come sindaco ma anche come persona: il tutto con estrema discrezione. Anche il mondo del sociale – questo tessuto così solido e vivace a Solbiate Olona – è immensamente grato a Giovanni Bianchi, che ha guidato il paese per vent’anni, fino al '95 (LEGGI QUI).
«Ha fatto molto per il volontariato – osserva Angelo Olgiati, sussurra a nome di diverse associazioni perché in questo momento più che mai tutti si è uniti nel dolore e nella riconoscenza – Non è mancato mai il suo sostegno Ha tenuto a battesimo sia il gruppo dei combattenti che quello degli alpini, è stato presidente dell’Avis di Solbiate. Ha sempre aiutato, qualsiasi associazione, anche a livello personale dal punto di vista economico».
Senza gridarlo, senza apparire: lui c’era, appunto. «Ha avuto lungimiranza – si sottolinea – in tutte le sue azioni ha potuto contare su validissimi collaboratori, ma ha saputo portare avanti tutte le iniziative». Quelle in parte già ricordate, e ancora la biblioteca, la ristrutturazione del polo culturale, la piscina, il campo sportivo.Opere che si vedevano, e altre che sfuggivano agli occhi ma non a quelli più attenti.
Metodico, programmava la giornata, con i suoi punti di riferimento. Lui, titolare della Fonderia Bianchi & nipoti, era diventato sindaco nel ’75 quindi giovane rispetto ai tempi, a neanche 40 anni, ma dopo quei vent'anni di amministrazione aveva deciso di tenersi da parte.
La sua discrezione è come se si fosse manifestata anche nel congedarsi da questa terra. Perché è scomparso in agosto, il mese degli umili, quando tanti sono via. Ma di certo giovedì 19 agosto ogni solbiatese a casa nonostante il periodo di ferie saprà dove dovrà essere: a salutare il suo sindaco.