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Economia | 11 luglio 2019, 07:00

Briscola: al mare sotto l'ombrellone con amici e parenti o in sdraio sul proprio smartphone

Un gioco di carte e una birra fresca in spiaggia è uno svago che difficilmente tramonterà, è ancora uno dei must delle estati italiane.

Briscola: al mare sotto l'ombrellone con amici e parenti o in sdraio sul proprio smartphone

Se sei italiano, hai sicuramente già sentito parlare di briscola, e magari sai anche giocarci, in caso contrario, qui troverai qualche indicazione su questo antico gioco, molto popolare e apprezzato particolarmente nella stagione estiva, sotto l’ombrellone.

Infatti, in una torrida giornata di estate piena, dove il vento soffia debolmente e il mare è riboccante di persone che fanno il bagno, l’alternativa allo stare sdraiati per scurire la tintarella è quella di fare una movimentata partita a carte con qualcuno, o in solitario con il proprio telefono. Un gioco di carte e una birra fresca in spiaggia è uno svago che difficilmente tramonterà, è ancora uno dei must delle estati italiane!

Un gioco poco complicato

Il mazziere distribuisce tre carte lasciandone una scoperta per terra, questa carta è nient’altro che la ‘briscola’ è la si pescherà per ultima. Ogni giocatore poi cala la propria carta, in senso antiorario, partendo dalla destra del mazziere; si aggiudica la mano chi ha giocato la briscola di valore maggiore. Il giocatore che vince la mano prende tutte le carte presenti e le ripone coperte davanti a sé. Pesca la prima carta dal mazzo ed è lui che quindi decide il seme di mano, in seguito tocca agli altri, sempre in senso antiorario, e si continua fino ad esaurimento carte. L’ultima mano è la più importante, dato che porta solitamente il maggior numero di punti, di fatti si tende a non sperperare i ‘carichi’, cioè le carte più alte proprio in vista dell’ultima mano decisiva. Vista la delicatezza di questa fase del gioco, di solito vengono adottate delle regole diverse rispetto al resto della partita: alcune località conservano regolamenti che prevedono di rispettare alcune abitudini, come non parlare durante la mano finale, comportamento normalmente permesso nel resto del gioco, oppure di scambiarsi o guardare le carte tra i giocatori della stessa squadra per visionare e organizzare le mosse successive, cosa fattibile solo alla fine. Vince chi totalizza il maggior numero di punti, che devono ammontare almeno a 61.

Storia del gioco

Sono ancora poco note le origini della briscola. Sembra che provenga con maggiore certezza dalla Francia, e che facesse parte dei giochi francesi della famiglia della Brusquembille e della Bizzica, diffusi in Francia nel XVIII secolo e che a loro volta conserverebbero delle radici scandinave, o germaniche olandesi. Alcuni storici hanno cercato di provare che il gioco provenisse dall’Italia, o che avesse almeno un qualche collegamento con essa e con i Tarocchi, ma questa ipotesi non si è trasformata in niente di concreto, e anzi si conviene che provenga dalla Francia, nonostante il termine bèsique venga da bizzica e non viceversa.

Richy Garino

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