L'esortazione è inevitabile: Ct, se ci sei batti un colpo! E “convoca” Arianna Castiglioni per la finale della staffetta 4x100 mista di domenica 1 agosto alle Olimpiadi di Tokyo.
Stando alle indiscrezioni circolate dopo la batteria di venerdì pomeriggio, Arianna Castiglioni avrebbe perso il posto in finale per un misero (maledetto) centesimo di secondo, frutto di un mero calcolo matematico che non tiene conto dell'affiatamento del quartetto, dello stato di forma e di grazia della nuotatrice di Busto Arsizio e delle sensazioni (strapositive) che hanno accompagnato tutta la gara della semifinale. Arianna è stata protagonista di una grande frazione a rana (1.05.26, miglior prestazione al mondo dell'anno sul “lanciato”) e di una super rimonta, dal sesto al secondo posto dopo la frazione a dorso della Panziera, dando di fatto una spinta decisiva al tempo da primato italiano (LEGGI QUI).
Tutto questo non basta? Sembrerebbe di no, perché i conti non tornano, almeno al Ct e al suo regolamento “interno”. A spiegarlo, nei particolari, è un post del Team Insubrika (la squadra di club di Arianna, tanto per intenderci, atleta anche delle Fiamme Gialle).
«E ancora non basta!!! Non basta essere la primatista italiana, non basta aver nuotato la frazione più veloce al mondo, non basta aver contribuito (DI NUOVO!) al record italiano... in finale Arianna verrà sostituita da Martina Carraro! Perché??? Perché le “regole” interne alla nostra Nazionale recitano che chi, al netto del tempo di “stacco”, ha nuotato i 100 più veloci, farà la finale. Ecco, dunque i conti:
Carraro 1.05.85 (nuotato nelle batterie dei 100 rana a Tokyo, poi è stata settima nella finale individuale, nda), meno 0.60 di “stacco” = 1.05.25.
Arianna, un solo tentativo a disposizione, poco fa: 1.05.26.
Non c'è altro da dire, se non che ancora una volta Arianna ci ha resi enormemente orgogliosi di lei, dimostrando di essere una vera Campionessa!».
Un regolamento interno quasi da mal di testa, non soltanto per i calcoli puramente matematici. E da fare andare “fuori di testa”, perché non considera la componente irrazionale ed emotiva dello sport, quella che ti spinge “oltre” e ti regala sogni ed emozioni. Caro commissario tecnico del nuoto, Cesare Butini, se ci sei batti un colpo! E schiera titolare la “nostra” Arianna. La bocciatura (per matematica) non se la merita.