«Non è il momento di prendere in giro i cittadini con progetti faraonici, andiamo avanti con i piedi per terra promettendo di continuare a fare un buon lavoro come in questi cinque anni». Il sindaco di Gallarate Andrea Cassani, dopo aver inaugurato piazza Giovanni XXIII, va nel locale di piazza San Lorenzo dove apre la campagna elettorale per il secondo mandato. Accanto a lui, il centro destra unito che gli assicura fedeltà. Ma guardando anche ai vicini di casa bustocchi, non ha paura Cassani di un contagio di tensioni politiche? «Dispiace che siano i personalismi a prevalere - dice - a livello programmatico il centro destra è unito».
Giorgetti e le schermaglie bustocche
Il ministro Giancarlo Giorgetti, poco prima in piazza, manifestava la preoccupazione per la situazione economica, per la ristrutturazione che essa imporrà: «Al governo tocca la responsabilità di gestire questa trasformazione, anche riformando gli ammortizzatori sociali, perché i lavoratori possano sperimentarsi in nuovi settori». Veniamo da un periodo tragico, ci aspetta una fase complicata. Ecco, allora ci viene da sottoporgli proprio la questione delle divisioni bustocche e dei possibili contraccolpi anche in altre sedi provinciali, in un momento in cui ci si dovrebbe occupare dei drammi della popolazione: «Arriviamo da un anno e mezzo che ha impedito alla gente di trovarsi... È successo anche ai politici. Ci si fosse potuti incontrare e... litigare prima non saremmo arrivati a questo punto».
Intanto il sindaco Cassani chiama a raccolta i suoi al Quid di piazza San Lorenzo e spiega i suoi obiettivi.
Fedeltà gallaratese
È il momento dei discorsi della brindisi. Si parte con Giuseppe De Bernardi Martignoni: «Se c'erano dei dubbi, Fratelli d'Italia è qui, per sostenere la candidatura di Cassani. Un programma di continuità e di novità: nel primo caso, pensiamo al sostegno verso le fasce più deboli, le attività commerciali, giovani e anziani, nel secondo si potenzierà la polizia locale».
Nicola Mucci (Forza Italia) promette: «Noi ci siamo e faremo tutto quanto necessario per far rieleggere Cassani. Questa sera si chiude un ciclo di lavoro con la piazza, opera importante».
Le polemiche verso gli avversari si riaccendono con Giorgio Caielli (Lega): «L'amministrazione precedente ha portato Gallarate all'immobilismo. Noi non abbiamo un libro dei sogni, abbiamo fatto tantissimo e ancora faremo». Così Donato Lozito (Centro Popolare Gallarate con il Popolo delle Famiglie) osserva: «Andrea non ha bisogno di croci ma di un sostegno reale che porti un consenso importante per vincere al primo turno. La famiglia non può essere un luogo di pianificazione dello stato». Conclude Chiara Allai della lista civica, che vuole portare proprio la voce di chi viene dalla città, dalle famiglie, dalla scuola, dalle imprese.
Parla anche l'onorevole Paola Frassinetti, che prende Cassani e la sua piazza rinnovata e va a punzecchiare fino a Milano, il sindaco Sala: «Questo è un modello che vorrei portargli».
Non le si manda a dire al centrosinistra, questa sera. Ma tra liste del centrodestra, almeno adesso, sono brindisi e sorrisi: «Abbiamo amministrato cinque anni e vogliamo fare altrettanto, già abbiamo realizzato tanto di quello che avevamo promesso» ribadisce Cassani.
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