Territorio - 07 luglio 2021, 16:33

La vittoria di Luis Enrique, dall'Europeo a Gorla Minore

Il CT delle Furie Rosse ha avuto un legame particolare col nostro territorio. Al Ser Dany Caffè di Gorla Minore ricordano bene la sua cordialità, quando passava a fare colazione al bar di Ferruccio Parmegian. Un “signore” che i tifosi italiani hanno applaudito e apprezzato ieri sera e che domenica tiferà gli azzurri in finale

Luis Enrique a Gorla Minore

Oltre all'Italia (che gioia e che orgoglio!) c'è un vincitore morale della partita di ieri sera tra gli azzurri e la Spagna. È il CT delle “Furie Rosse”, Luis Enrique, che ha saputo conquistarsi la riconoscenza della critica spagnola senza scendere a compromessi, andando dritto per la sua strada fatta di lavoro, idee e affetto per i suoi uomini. Lui, che nella vita ha affrontato dolori ben più grandi di una sconfitta in semifinale all'Europeo, nel post-partita ha consolato i suoi giovani calciatori mettendo la musica a tutto volume negli spogliatoi: «Non è una notte triste, questo è lo sport ad alti livelli. Quando sei un professionista devi saper vincere ma anche perdere. Usciamo con la consapevolezza di essere tra i migliori» ha detto “Lucho”, soprannome che si porta dietro fin dagli anni da calciatore, prima nel Real Madrid e poi stabilmente nel Barcellona. Divisivo, sempre, fiero e tutto d'un pezzo il CT della Spagna, che ha aggiunto: «Tiferò l'Italia in finale» strappando un sorriso a molti, se non a tutti i tifosi degli azzurri.

Accentratore di simpatie, per una volta, il buon Luis Enrique. Lui, che col nostro territorio, ha avuto un legame particolare. Le foto che pubblichiamo e che ripeschiamo negli “archivi” facebook del Ser-Dany Caffè di Gorla Minore, lo ritraggono dopo una buona colazione al bar di Ferruccio Parmegian, in compagnia degli avventori, tra una pausa e l'altra dei corsi di osteopatia al Collegio Rotondi ai quali “Lucho” era solito partecipare. «Ne parlavo proprio ieri sera con mio figlio, durante la partita. “Sai che lui (Luis Enrique, nda) è stato da noi al bar?”... Ricordo bene quel piacevole incontro di qualche anno fa» racconta Ferruccio Parmegian. «Una persona cordiale e alla mano, non se la tirava».

Era l'aprile 2018, pochi mesi dopo sarebbe diventato il Commissario Tecnico della Spagna e un anno più tardi avrebbe affrontato il dolore più grande della sua vita, la perdita della figlia Xana a soli 9 anni per un tremendo tumore alle ossa. L'anno scorso è tornato a sedersi sulla panchina delle “Furie Rosse” con uno spirito diverso, più umano, ritornando alla vita da professionista senza smettere mai di essere una “bella persona”, fiera e tutta d'un pezzo. Un signore dentro e fuori il rettangolo verde di gioco. Caro Luis Enrique, ieri sera hai vinto anche tu!

Alessio Murace