Riceviamo e pubblichiamo:
Gli entusiasmi dei leghisti di fronte al sondaggio del Sole24 Ore sul presunto crollo di consensi di Galimberti crediamo debbano raffreddarsi, per un paio di considerazioni molto semplici.
La prima è che non si possono confrontare le pere con le mele: un conto sono i voti ottenuti al ballottaggio, nel secondo turno del 2016, e un conto è chiedere l'intenzione di voto, per altro senza indicazione dei competitori, il che la dice lunga sull'affidabilità della rilevazione.
La seconda è che non bisogna scordarsi che a gennaio scorso sono stati riscontrati da Winpoll dati ben differenti su domande svolte più correttamente da un punto di vista metodologico: il grado di fiducia riposto in Galimberti è stato del 61%, il giudizio sull'operato positivo per il 50% degli intervistati. Nessun crollo dei consensi dunque, ma solo una artificiosa rappresentazione della realtà.
Luca Carignola
Pd Varese