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Busto Arsizio | 05 luglio 2021, 16:59

Mai Paura Camp a Busto: il sogno prende forma insieme agli harleysti

Meno di una settimana fa la consegna delle chiavi del terreno dove verrà realizzato lo spazio per le attività di bambini con disabilità e pazienti oncologici. Gli harleysti del MotoClub Sempione e del Kustom Road ci hanno già messo muscoli e cuore per trasformarlo in una «meraviglia». La dottoressa Bossi: «Sono uno squadrone»

Harleysti e volontari all'opera per realizzare il Mai Paura Camp (foto dell'associazione)

Harleysti e volontari all'opera per realizzare il Mai Paura Camp (foto dell'associazione)

Inizia a prendere forma il sogno del Mai Paura Camp a Busto Arsizio. Meno di una settimana fa c’è stata la consegna delle chiavi del terreno dove verrà realizzato lo spazio dedicato in particolare alle attività di bambini con disabilità e pazienti oncologici (leggi qui).

Ma, poiché i sogni della onlus Mai Paura hanno la caratteristica di essere molto concreti, non c’è tempo da perdere. I lavori per bonificare il terreno di via Salvator Rosa sono già partiti. Ieri, gli harleysti del MotoClub Sempione e del Kustom Road ci hanno messo i muscoli e il cuore.

«Sono uno squadrone eccezionale – sottolinea la dottoressa Emanuela Bossi, presidente dell’associazione –. Si sono messi al lavoro dalle otto del mattino fino a quando ha iniziato a piovere, con grande disponibilità e affetto. C’è ancora molto da fare, perché il campo è, per usare la loro definizione, “sgarrupato”. Presto, infatti, si rimetteranno all’opera per eliminare i detriti e trasformarlo in una meraviglia, gratuitamente e con grandissima generosità».

Oltre allo sgombero dell’area, c’è tutta una serie di pratiche da perfezionare, dall’allacciamento dell’elettricità a quello dell’acqua e così via. Un lavoro non meno faticoso: «La burocrazia non ci consente di andare a tutta velocità – spiega la dottoressa Bossi –. Non faccio pronostici su quando il camp sarà pronto. Di certo, noi vogliamo realizzare al più presto il sogno di Gabriele».

Gabriele, da quattro anni paziente del reparto oncologico dell’ospedale di Busto, è un grande appassionato e conoscitore delle stelle. Il progetto Nebulosa Anima e Cuore prevede la realizzazione di un osservatorio, grazie alle attrezzature da lui donate, all’interno del Mai Paura Camp.

«A breve, prima di agosto, sicuramente guarderemo qui le stelle con Gabriele – afferma Emanuela Bossi –. Più avanti, invece, si terrà l’inaugurazione ufficiale».

«Mai Paura è di tutti», ribadisce come sempre. Ma perché l’osservatorio astronomico, le attività di pet therapy e tutta una serie di proposte ludiche e terapeutiche possano vedere presto la luce, c’è bisogno dell’aiuto di tutto. Ciascuno può fare una piccola o grande donazione sulla piattaforma internazionale di crowdfunding GoFundme.

Cliccando qui si trovano maggiori informazioni ed è possibile dare il proprio contributo.

Riccardo Canetta

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