Busto Arsizio - 05 giugno 2021, 20:32

Gli studenti angeli custodi del parco con la loro creatività

Due progetti affascinanti vedono uniti Legambiente e il liceo Candiani. Così i ragazzi insegnano a rispettare l'ambiente e nel polmone verde dell'Alto Milanese arrivano i "segnali umani" grazie alla collaborazione con l'artista Cazzaniga

Le premiazioni e i segnali umani realizzati al Parco

Le premiazioni e i segnali umani realizzati al Parco

È stata una collaborazione fruttuosa quella tra il circolo di Legambiente di Busto Arsizio e i ragazzi del liceo Candiani che hanno realizzato due progetti per sensibilizzare la cittadinanza sulla salvaguardia dell’ambiente.

«Avevamo la necessità di trovare dei loghi per una campagna di sensibilizzazione sulla corretta cura del verde – spiega la presidente Paola Gandini – e abbiamo deciso di collaborare con il liceo coinvolgendo i ragazzi».

Al lavoro

Dopo una lezione sulla corretta manutenzione del verde cittadino tenuta dal Raffaele Bonsignori, gli alunni della classe 3G del liceo Candiani hanno iniziato a lavorare sui concetti appresi, producendo alcuni loghi. Obiettivo, sottolineare quali siano i comportamenti corretti e quanto essi siano importanti.

Questi lavori, poi, sono stati raccolti in un video, che è stato proiettato dopo l’intervento dell’agronomo durante l’evento “Busto verde al parco”  al Parco Alto Milanese.

«Tra tutti i lavori realizzati abbiamo dovuto scegliere i vincitori – prosegue la presidente Gandini – ed è stato un compito veramente difficile; tutti i loghi realizzati dagli alunni della 3G erano molto belli, per cui abbiamo pensato di dare risalto a quelli che meglio hanno centrato il tema da promuovere».

A vincere, dunque, sono stati i lavori di Giorgia Mercato, Aurora Ferrario, Sveva Frisoni, Matilde Canciani, Ilenia Fiorillo e Carlo Galli, che saranno utilizzati dall’associazione di Busto per sensibilizzare la comunità sull’importanza di prendersi cura degli alberi in maniera corretta.

GUARDA IL VIDEO

Ma questa classe non è l’unica ad avere collaborato con Legambiente; anche la 3VF, sotto la guida del professor Giulio Pace, ha realizzato un’installazione che ha trovato casa proprio all’interno del Pam.

Sporcandosi le mani

«Sono contento e orgoglioso dei ragazzi – sottolinea il professor Pace – che hanno lavorato con impegno ed entusiasmo, non tirandosi indietro nemmeno quando c’è stato da sporcarsi le mani». E le mani gli alunni della 3VF se le sono sporcate sul serio, raccogliendo con il progetto “segnali umani”, portato in vita grazie alla collaborazione con l’artista Enrico Cazzaniga, che per prima cosa li ha visti recarsi personalmente al Parco per raccogliere i rifiuti abbandonati all’interno dell’area.

Rifiuti che sono stati poi accuratamente selezionati e ripuliti, diventando il materiale con il quale i giovani artisti hanno realizzato le loro opere: installate al parco indicano la corretta via che porta al rispetto dell’ambiente.«Io ho dato il mio contributo – racconta Enrico Cazzaniga, ideatore del progetto – ma il grosso del lavoro l’hanno fatto i ragazzi e il professor Pace, con il quale ho trovato sin da subito un’intesa che ha portato ad una bellissima collaborazione. Spero che i cartelli realizzati dai ragazzi possano servire a far riflettere chi ha la pessima abitudine di gettare i rifiuti nell’ambiente, permettendo loro di capire quanto esso sia deleterio per il mondo in cui viviamo».

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Un’abitudine, quella di abbandonare la spazzatura, anche ingombrante, dove capita, che non risparmia nemmeno il Parco Alto Milanese: «Purtroppo è capitato di trovare di tutto, anche alcuni pali della luce – conclude il presidente del Pam Davide Turri – noi stiamo mettendo in campo una serie di misure per tenerlo il più pulito possibile, ma è necessario anche che le persone imparino a non abbandonare nulla nel verde. Queste installazioni artistiche permanenti, che dialogano con il paesaggio, sono proprio il tipo di segnale, che ricorda che il territorio va rispettato, che siamo felici trovino casa all’interno dei nostri confini».

Loretta Girola

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