Varese - 04 giugno 2021, 16:01

Varese 2051: un saggio che insegna a guardare al futuro «per essere pronti a ogni cambiamento», anche nel nostro territorio

Nel nuovo saggio di Cesare Chiericati e Antonio Martina, presentato la settimana scorsa alla libreria Ubik di Varese, le parole d’ordine sono due: sguardo e innovazione. Perché «in un mondo che corre veloce, dobbiamo essere in grado di guardare fino ai prossimi trent’anni»

Varese 2051: un saggio che insegna a guardare al futuro «per essere pronti a ogni cambiamento», anche nel nostro territorio

"Varese 2051". È il titolo di un nuovo romanzo di fantascienza, di quelli in cui l’eroe è un robot che viaggia su una macchina volante?

Non in questo caso. Stiamo parlando, invece, di un saggio, una riflessione di carattere socio-economico-urbanistico proposta da Cesare Chiericati e Antonio Martina; giornalista il primo, manager il secondo, amici da anni, che la settimana scorsa hanno presentato presso la libreria Ubik di Varese il loro libro scritto “a quattro mani”.

«Dobbiamo imparare a guardare il mondo in modo diverso. Ci stiamo trasformando velocemente, è un cambiamento digitale, tecnologico, che riguarda tutti i settori, dalla scuola, all’economica, alla vita privata, persino all’ambiente e al territorio in cui viviamo. Per questo è fondamentale avere una nuova visione della realtà, anche per una città “piccola” come Varese dobbiamo iniziare a pianificare non per i prossimi cinque anni, ma dieci, venti, trenta». Fino, almeno, al 2051, anno che i due autori hanno scelto come riferimento, come proiezione a cui rivolgere lo sguardo rispetto al presente. Il pensiero di ognuno di noi deve correre al domani, al futuro, ai cambiamenti, ai problemi che possono presentarsi e alle possibili soluzioni. Una responsabilità che abbiamo tutti ma, soprattutto, chi si occupa della crescita e della formazione delle persone.

«Creare uno spirito di stretta collaborazione tra le persone del pianeta – proseguono con fermezza Chiericati e Martina – è l’obiettivo più importante del nostro futuro. L’attaccamento al breve periodo ha già causato notevoli danni. Passare dal luogo comune del “fare” ad un comportamento più impegnativo, quello “dell’agire”, presuppone un maggiore e più ampio pensiero nella progettazione e una più larga condivisione nella realizzazione».

A queste prime riflessioni, si unisce una seconda parte, più legata al “territorio amico”, all’area Insubrica cui Varese appartiene, in cui i due autori propongono uno sguardo meno teorico, ma più attento ai problemi concreti, tra cui il fatto che la nostra città «non si sia ancora resa ben conto della sua centralità ferroviaria, ritrovata dopo due secoli, piuttosto che del capitale ambientale di cui dispone, dei rapporti con il lago, le montagne, le colline, insomma, tutto quello che di bello la natura offre».

Testimonianze, pensieri e proposte, quindi, si alternano in questo saggio, rivolto, in particolare, «a economisti, politici, giornalisti, oltre che a tutti coloro che vogliono avere un occhio al futuro, guardano la realtà in modo attento, cercano di capire quello che si nasconde dietro ogni angolo».

 

Varese 2051 - Come sarà Varese fra 30 anni. Le riflessioni di alcuni protagonisti sulle previsioni sociali, economiche, politiche, ambientali, pubblicato da Franco Angeli, è disponibile in libreria, in particolare, a Varese, presso la Ubik, e su Amazon.

 

Giulia Nicora

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