Una serata piena di solidarietà, forza e amicizia ha unito Città di Varese, Pallacanestro Varese e Mastini dell'hockey al Circo Oz di Bobbiate nel nome di Erika Gibellini, la stellina che, con la sua luce, è stata capace di entrare nel cuore di tutti e spostare anche le montagne dopo aver lottato con ogni forza fino a inizio 2016 contro il cancro.
I custodi del suo esempio, cioè gli amici di Fuck the cancer con papà Gibe davanti a tutti, guidati dalla Fondazione Ascoli, hanno compiuto un altro passo avanti unendo calcio, basket e hockey nella stessa serata, offerta dalla sensibilità di Winerlivery Varese, per sensibilizzare la città all'acquisto delle magliette che contribuiscono alla creazione di tre nuove stanze sterili all'ospedale Del Ponte, dove entrerà anche il nome di Erika, che ospiteranno i piccoli che devono affrontare la lotta alla malattia.
«La maglietta dice tutto - ha detto papà Gibe - "Insieme si vince" in ogni senso, sul campo e nella vita. Si vince perfino la battaglia al cancro e si realizzano le tre camere per curare i piccoli che noi ed Erika, da lassù, vogliamo sostenere e aiutare».
Insieme si vince. Il Basket Siamo Noi, il trust dei tifosi presente con il presidente Umberto Argieri, maestro nella capacità di unire e fare squadra, è salito sul palco insieme a Max Ferraiuolo, team manager della Pallacanestro Varese. «Speriamo di potervi concretamente aiutare - ha detto Max con quell'umiltà e quella semplicità che ce lo fanno amare - Pallacanestro Varese e tutti i suoi tifosi devono aiutare Fuck the cancer. È anche bello poter stare insieme di nuovo stasera perché questo è il primo passo per poter tornare negli stadi, nei palazzetti e nei palaghiacci».
Per i Mastini dell'hockey erano presenti il presidente, Matteo Torchio, che sta combattendo la lunga battaglia per la ricerca della pista dove poter disputare la prossima stagione (nulla è scontato: lunedì arriverà una risposta decisiva su Milano), insieme al vicepresidente Andrea Longhi, a Matteo Malfatti e a Erik e Michael Mazzacane. «Vi ringrazio - ha detto Torchio - vedere il nostro logo accanto a quello della Pallacanestro Varese e del Città di Varese sulla stessa maglietta fa capire quanto, tutti uniti, si possa tagliare qualunque traguardo. Fuck the cancer».
Il calcio, da cui tutto questo è partito perché Erika era una grande tifosa del Varese, ha portato al Circo Oz il presidente Stefano Amirante insieme a Filippo Lo Pinto e Stefano Pertile oltre all'addetto stampa Vincenzo Basso e a tanti giocatori, da Donato Disabato e Francesco Gazo a Ovidijus Šiaulys, Gianluca Parpinel, Hervè Otelè, Thomas Aiolfi, Marco Lassi, Paolo Snidarcig, Amadou Fall ed Elios Minaj a cui si è aggiunto, nel finale della serata, l'allenatore Ezio Rossi.
«Il Varese è nel cuore di Fuck the cancer e Fuck the cancer è nel nostro cuore - ha detto il presidente biancorosso - giochiamo con il fiocco sulla maglia ma siamo convinti di dover aiutare ancora di più». Molto bello il gesto di Lo Pinto, che ha comprato diverse decine di magliette: «Ho sposato la causa, tutto il resto è un di più. Dico solo grazie a lui (indica papà Gibe)».
Angela Ballerio della Fondazione Ascoli, presentata sul palco dall'impeccabile e appassionata conduttrice, Emanuela Romeo, ha usato parole toccanti: «Innanzitutto dico grazie alla famiglia Gibellini e a Erika - ha detto - Questa grande famiglia ha trasformato un dolore immenso in una grande speranza per i ragazzi che devono passare dalla malattia. Abbiamo bisogno del supporto di tutto perché loro possano guarire».
Angela ha poi letto i nomi di tutti i ragazzi che non ce l’hanno fatta perché da qui in avanti nessun altro si aggiunga: grazie all'aiuto di tutti e a Fuck the cancer l'obiettivo può essere centrato. «Sono stati quasi raggiunti i 200 mila euro di raccolta fondi, così come l’obiettivo delle tre camere sterili che accoglieranno i ragazzi malati con uno spazio dedicato a Erika».
Il gesto è davvero semplice e bello: basta acquistare una delle magliette "Insieme si vince" al Circo Oz di via Macchi 39 (telefono 328 1479654) a Varese o al bar La Bisca di Besozzo in via Roma 38 (telefono 0332 771044).