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Ciclismo | 19 maggio 2021, 18:39

L'uragano Bernal alza la polvere degli sterrati. Da dove sbuca la ruota vincente di Schmid

Al Giro il colombiano sbaraglia i favoriti ed è sempre più leader nella tappa che arriva a Montalcino dove lo svizzero s'impone al varesino Covi, ultimi sopravvissuti di una fuga di 11 corridori che ha attraversato tutti gli sterrati. Domani 4 GPM e 3.700 metri di dislivello

Mauro Schmid batte allo sprint Alessandro Covi a Montalcino

Mauro Schmid batte allo sprint Alessandro Covi a Montalcino

Dalla polvere degli sterrati della Perugia-Montalcino sbuca la ruota di Mauro Schmid: è Svizzera la bandiera che sventola al termine dell'undicesima tappa del Giro d'Italia, una frazione tanto affascinante per i suggestivi luoghi che l'hanno ospitata quanto per ciò che lascia dopo i suoi 162 km. Perché al di là del vincitore, che sul traguardo ha preceduto il nostro Covi (clicca QUI per la grande tappa del varesino), c'è da registrare uno scossone importante per quanto riguarda la classifica generale.

Egan Bernal è infatti sempre più leader della corsa rosa grazie ad una prova monstre che gli permette di allungare su tutti i rivali e che getta Remco Evenepoel nell'abisso: il giovane belga infatti cede di schianto, soprattutto a livello emotivo, chiudendo con oltre due minuti di ritardo dal colombiano e scivolando fuori dalla top 5 della classifica. Ma a non reggere l'urto dell'uragano Egan sono anche i vari Ciccone, Yates, Bardet, Soler, Carthy e Caruso che si arrendono sull'ultima saluta. Vlasov invece tiene botta un pochino di più, accomodandosi al secondo posto della generale (a 45") prendendosi così in comodato d'uso la maglia bianca che Bernal aveva lasciato fino ad oggi a Evenepoel.

Tornando alla tappa di oggi, applausi per la fuga composta da 11 corridori (tra questi anche Gavazzi della Eolo, chiuderà ottavo facendo i conti con una caduta a -9 dall'arrivo) che attraverserà tutti gli sterrati perdendo via via i pezzi per strada. Alla fine sul traguardo arrivano a giocarsela in due, con Schmid che non lascia scampo a Covi. Così come Bernal non sembra volerne lasciare ai suoi avversari. Domani i 212 km della Siena-Bagno di Romagna, 4 GPM e 3700 metri di dislivello. Altra faticaccia in vista, avanti Giro!

Roberto Vassallo

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