Due varesini salutano commossi un ragazzo di 26 anni e un grande canottiere come Filippo Mondelli, scomparso a causa di un osteosarcoma, un tumore raro e "bastardo" che nasce dalle cellule ossee, con cui ha combattuto nell'ultimo anno con tutte le sue forze.
«Abbiamo vissuto diverse esperienze assieme, ci siamo incrociati tanto durante i raduni prima dei mondiali francesi di Aiguebelette e delle Olimpiadi di Rio - ricorda Pierpaolo Frattini, dg della Canottieri Varese - Lui era un giovane con ottime e grandissime potenzialità ma ancora un pochino acerbo, inserito nel gruppo dell'otto per farlo crescere. Aveva vent'anni, era il più giovane ma si era subito fatto voler bene da tutti: genuino, eccezionale, aveva una passione infinita per il canottaggio. Tutti i risultati ottenuti tra il 2017 e il 2019 sono stati eccezionali e il suo duro impegno è stato ripagato alla grande».
«Era un ragazzo che si è meritato tutto quello che ha ottenuto - prosegue Frattini - Abbiamo fatto una bellissima trasferta assieme alla Henley Royal Regatta del 2016, una manifestazione storica e incredibile che raduna decine di migliaia di persone da tutta l'Inghilterra. Eravamo assieme sull'otto e anche fuori dalla barca. Ho solo dei bei ricordi di Filippo, meritava di vincere anche quest'ultima cosa che gli è capitata... Veramente non mi aspettavo la notizia di oggi, sembrava ce la potesse fare: non voglio credere che non ci sia più».
«Addio Filippo, un guerriero che ci lascia troppo presto - dice invece Attilio Fontana, governatore della Lombardia - Filippo Mondelli, campione del mondo di canottaggio, ha più volte portato l'Italia al podio. Giovanissimo, soli 26 anni, di Cernobbio, è mancato a causa di un osteosarcoma diagnosticato solo un anno fa. Ci stringiamo alla famiglia, agli amici e ai compagni di squadra, portando nel cuore il suo ricordo e le sue imprese sportive».