Sono cominciate questa mattina le vaccinazioni di massa sulla popolazione di Viggiù, dopo l'individuazione di ben tre varianti Covid in circolazione, una ancora sconosciuta.
Il polo vaccini è stato allestito in tempo record nella tensostruttura della palestra della scuola media di Saltrio. Cinque postazioni da cui vanno e vengono da questa mattina i residenti over 80. Saranno loro i primi ad essere vaccinati nell'imponente campagna che prevede di immunizzare quattromila persone in sei giorni.
I primi vaccini somministrati sono di Moderna e da domani arriveranno anche le dosi di AstraZeneca. «Al termine della campagna, però, nessuno può considerarsi immune - sottolinea il dottor Giuseppe Catanoso, direttore sanitario Ats Insubria - Per sviluppare gli anticorpi ci vogliono fino a tre settimane dalla seconda dose. Si raccomanda quindi di continuare ad usare i dispositivi di protezione e la massima prudenza».
A supervisionare le operazioni questa mattina erano presenti il primo cittadino Emanuela Quintiglio, il responsabile provinciale della prociv Alberto Barcaro, Esterina Poncato e Guido Garzena di Ats Insubria, Claudio Mare di Areu e il presidente della commissione Sanità di Regione Lombardia Emanuele Monti.
«Qui si vede il modello lombardo - ha sottolineato Monti - Quello che abbiamo portato al Governo da utilizzare in tutta Italia per intervenire: prima verificare i dati per individuare le aree di rischio. Tutto questo però è possibile solo avendo a disposizione i vaccini. Stiamo lavorando per approvvigionarci con vaccini non contemplati dai contratti europei».