Brucia bene il Falò di Sant'Antonio. Si è aperto con gli auspici migliori, almeno secondo la tradizione, il 2021 di Varese: la pira in piazza della Motta ha preso subito fuoco. «L'anno scorso faticava ad accendersi, quest'anno non è stato così», il commento di Giuseppe Redaelli, presidente dei Monelli della Motta.
Una manifestazione decisamente anomala, quella di ieri sera, che si è svolta a porte chiuse per le restrizioni per contenere i contagi da Coronavirus. La forma ridotta non ha però allontanato il pubblico, che ha potuto seguire anche sulle nostre piattaforme online tutte le fasi della serata: a rendere possibile il mantenimento di una tradizione che non si è fermata nemmeno in tempi di guerra, sono stati come sempre i Monelli della Motta, grazie anche all'apporto e all'entusiasmo fondamentale di Gianandrea Redaelli.
Alle 22.30, sotto lo sguardo attendo di vigili del fuoco, carabinieri, polizia di Stato e polizia locale, la pira è stata accesa da Angelo Monti, presidente emerito dei Monelli, Giuseppe Redaelli, da monsignor Luigi Pianighetti e dal sindaco Davide Galimberti. Un momento molto toccante è stato quello in cui Monti, "papà" nobile del Falò, ha recitato alcune parole in dialetto proprio nel momento in cui la catasta, su cui era posizionato un pensiero anche per le vittime del Covid, prendeva fuoco.
A rendere ancora più suggestivo il momento la musica toccante degli SdueT, il duetto di archi dei due giovanissimi varesini Tommaso Lotito e Simone Aguzzi, che hanno partecipato alla nostra diretta insieme a Marco Dal Fior, al professor Robertino Ghiringhelli, Attilio Caja, Daniele Cassioli e Federico Pisanti, oltre ai giornalisti Valentina Fumagalli, Andrea Confalonieri e Fabio Gandini.
Qui sotto rivivi la serata in piazza della Motta con la diretta completa della manifestazione.
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sabato 27 febbraio
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