Un cambio di passo e una decisa accelerazione del piano vaccinale anti Covid, che consideri tra le priorità anche l'immunizzazione dei dipendenti degli uffici pubblici che lavorano a stretto contatto con il pubblico; è quanto chiede il sindaco di Malnate Irene Bellifemine, la quale chiede che anche i primi cittadini e i Comuni vengano coinvolti nella campagna vaccinale, come accaduto per quella antiinfluenzale.
«In questi giorni è stato divulgato il calendario delle vaccinazioni anti Covid e il numero di dosi consegnate ad ogni Regione - commenta Bellifemine - ebbene noto che in Lombardia sono state consegnate più di 80 mila dosi ma ad oggi ne sono state somministrate solo 2.400, mentre ad esempio in Lazio ne sono state consegnate 45 mila e ad oggi sono state somministrate già più di 17 mila dosi. L'assessore regionale Gallera ha affermato che da oggi saranno somministrate 10 mila dosi al giorno comunque troppo poche per essere tempestivi e far crescere velocemente l'immunità di gregge. Anche il commissario Arcuri afferma che occorre essere tempestivi con la campagna vaccinale anti Covid. Nel calendario noto che il personale scolastico inizierà la vaccinazione solo ad aprile mentre non sono citati i tanti dipendenti degli uffici pubblici in costante contatto con il pubblico o tutte quelle categorie a rischio professionale. Inoltre sarebbe utile dare la possibilità a tutti i cittadini di fare almeno la vaccinazione antinfluenzale che ancora oggi vede lacune nella copertura in Lombardia. Noi sindaci ci siamo resi disponibili, abbiamo messo a disposizione strutture e volontari già con la campagna antinfluenzale ora perché non fare rete e unire le sinergie territoriali? Io come sindaco di Malnate ribadisco la disponibilità e la necessità di vaccinare a livello territoriale. Spero a breve di avere riscontro. Solo unici possiamo farcela».