Varese - 11 dicembre 2020, 12:42

Si è spento il professor Lucio Moderato. Il ricordo dell'amico Stefano "Elio" Belisari: «Una luce nel buio della disperazione di tanti»

Era il direttore dei Servizi Innovativi per l’autismo di Fondazione Sacra Famiglia e a settembre aveva inaugurato, insieme all'amico di Elio e le Storie Tese, la "blu home" di via Campigli

Il Cornavirus si è portato via il professor Lucio Moderato, direttore dei Servizi Innovativi per l’autismo di Fondazione Sacra Famiglia. A dare la notizia la stessa Fondazione: «Un grave lutto ha colpito la Sacra Famiglia: è mancato, dopo aver lottato contro il Covid, il professor Lucio Moderato, direttore dei Servizi Innovativi per l’autismo di Fondazione. Un enorme dolore per noi, per i colleghi che l’hanno conosciuto e apprezzato in questi anni, per le migliaia di famiglie e di bambini, giovani e adulti con autismo per cui il professor Moderato ha speso la vita senza risparmiarsi mai. Grazie Lucio per quello che hai fatto e per come lo hai fatto».

A settembre il professore aveva inaugurato la "blu home" di via Campigli a Varese, gli appartamenti destinati ai genitori di bambini e ragazzi a cui è stato diagnosticato l’autismo. In quell'occasione anche l'amico Stefano Belisari, di Elio e le Storie Tese lo aveva affiancato e l'artista ha voluto ricordalo con un lungo post su Facebook.

«Il Covid è maledetto e fa danni gravissimi, incalcolabili. Ieri mattina si è portato via anche il grande Lucio Moderato, un gigante, generoso, coraggioso, buono, sempre in prima linea, una luce nel buio della disperazione di tanti. Una morte stupida e evitabile, che mi riempie di tristezza. Una tragedia per le migliaia di persone, genitori e figli, che vedevano in lui la possibilità di una vita degna di questo nome grazie alla sua visione lucida e sempre in anticipo sui tempi. Di lui mi restano il fuoco inestinguibile del suo entusiasmo negli incontri a cui partecipavamo insieme; come la recente inaugurazione della “blu home” a Varese, il suo progetto rivoluzionario e unico al mondo; la gioia nei suoi occhi quando sentiva parlare i ragazzi di PizzAut all’apertura della Coop di Monza, il primo supermercato a misura di persona con autismo. Chissà quanti altri progetti avrebbe realizzato. Un esempio di determinazione, tenacia e volontà, lui che aveva sconfitto la sua disabilità e che ora si batteva per quella degli altri, anche di fronte alle sabbie mobili della politica ignorante e incurante. La sua morte è un’ingiustizia enorme, per lui e per noi. Ha scritto bene Gianluca Nicoletti: ”La scomparsa di Moderato assottiglia ancora di più la già esile schiera di persone che in Italia, con competenza e rigore, si occupano concretamente di riprogettare gli schemi vecchi e sorpassati con cui ancora è gestita la neurodiversità in Italia”. Un abbraccio affettuoso al fratello Paolo, altro raro esemplare di combattente in prima linea. Ti voglio bene caro amico».

Redazione