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Economia | 17 novembre 2020, 12:10

Accordo alla Quanta System di Samarate tra l'azienda e la Fiom Cgil: modificato l'orario di lavoro per l'emergenza Covid

L'intesa è stata raggiunta tra i vertici dell'impresa e i rappresentanti sindacali per abbassare il più possibile il rischio di contagio all'interno dello stabilimento: il nuovo orario di lavoro è distribuito su due turni di sei ore ciascuno su cinque giorni lavorativi

Accordo alla Quanta System di Samarate tra l'azienda e la Fiom Cgil: modificato l'orario di lavoro per l'emergenza Covid

Quanta System l'azienda che ha sede a Verghera di Samarate, che fa parte del Gruppo fiorentino El. En., è una realtà consolidata a livello mondiale nella produzione di sistemi laser per uso elettromedicale. Fondata a Milano nel 1985 e traferitasi prima a Solbiate Olona nel 2003 quindi nell’attuale sede di Samarate nel 2016, negli ultimi vent’anni di vita ha conosciuto una crescita costante che l’ha portata agli attuali livelli di fatturato, forte di un organico di quasi duecento dipendenti.

«Purtroppo l’emergenza pandemica che ha contraddistinto quest’anno si è fatta sentire anche su una realtà così solida - fanno sapere le Rsu della Fiom Cgil in una comunicato - in corrispondenza dell’inizio del periodo di lockdown di marzo la Direzione Aziendale ha deciso la chiusura totale per due settimane dello stabilimento mettendo i lavoratori in ferie e anticipandole a quelli cui le spettanze maturate non riuscivano a coprire l’intero periodo. La fase di chiusura è stata utilizzata per sanificare gli ambienti (operazione ripetuta altre volte in questi mesi) e per adeguarsi alle normative di sicurezza (uso delle mascherine, distributori di gel disinfettante, creazione di percorsi preferenziali). Successivamente, visto il drastico calo di ordini, è stato fatto ricorso alla prima trance di nove settimane di Cassa Integrazione previste dal Decreto di marzo. Naturalmente i lavoratori degli uffici sono stati abilitati a operare da remoto quando necessario, mentre gli operatori di produzione e magazzino, ovvero i lavoratori in presenza, sono stati convocati a seconda dei carichi di lavoro disponibili. Con il mese di giugno la situazione è leggermente migliorata tanto che la Direzione Aziendale ha deciso di non fare ricorso a un altro periodo di Cassa Integrazione anche se i volumi di lavoro durante tutto il periodo estivo sono comunque stati inferiori alle prospettive di inizio anno».

Con la ripresa dell’emergenza pandemica la Direzione ha convocato la rappresentanza sindacale Fiom Cgil (storicamente presente in azienda) per trovare un accordo circa l’orario di lavoro in modo da abbassare il rischio di contagio al’interno della struttura. Spiegano gli RSU Stefano Galmarini e Roberto Tomarchio: «L’azienda ci ha proposto una distribuzione dell’orario di lavoro della gran parte dei lavoratori in presenza su due turni. Si tratta di una situazione anomala per quanto riguarda la nostra realtà produttiva: i nostri prodotti infatti sono macchine utensili assemblate e finalizzate dai tecnici, all’interno del nostro ciclo produttivo non sono presenti macchine automatiche che prevedono un utilizzo a ciclo continuo. A un’eventuale turnazione avevamo però già pensato anche noi durante la prima ondata pandemica, quindi la proposta della Direzione ci ha trovati ben disposti. L’accordo interno che siamo andati a stipulare prevede, per il periodo di tempo necessario al superamento dell’emergenza pandemica, una distribuzione dell’orario di lavoro su due turni di sei ore ciascuno, su cinque giorni lavorativi. Il primo turno ha inizio alle 7.30 e termina alle 13.30, mentre il secondo inizia solo alle 14.00 terminando alle 20.00, in modo che i lavoratori dei due turni non abbiano modo di incontrarsi, diminuendo in maniera significativa il rischio di eventuali contagi.  Per tutto il periodo non sarà consentito accedere agli spazi comuni (sala mensa, sala relax, area fumatori). Se i carichi di lavoro lo renderanno necessario si valuterà l’opportunità di lavorare nella giornata di sabato. La turnazione ha avuto inizio lunedì 2 novembre, quindi con qualche giorno di anticipo rispetto all’ultimo decreto. Ci auguriamo che questa soluzione, unita allo scrupoloso rispetto delle norme igenico-sanitarie in vigore da parte di tutti i colleghi, possa consentire a Quanta System di operare serenamente anche in questo periodo così complesso».

 

Redazione

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