Territorio - 23 ottobre 2020, 17:47

Lago Maggiore e Ceresio, migliora la qualità delle acque

L'assessore regionale Cattaneo: «Entrambi i laghi si stanno riossigenando: percentuali di fosforo in calo e fioriture algali stabili»

L'assessore all'Ambiente e Clima di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, ha partecipato alla due giorni della 'Commissione internazionale per la protezione delle acque italo-svizzere' (Cipais) in qualità di delegato per la Regione Lombardia. 

All'incontro, tenutosi in streaming, erano presenti anche i rappresentati del Governo italiano (ministero dell'Ambiente in qualità di presidente di Commissione, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei ministeri della Salute e dei Trasporti), di quello Federale svizzero, e degli assessori del Piemonte, dei Cantoni Ticino, Vallese e Grigioni.

MIGLIORA STATO ACQUE. «Anche i dati presentati quest'anno confermano il miglioramento della qualità delle acque dei Laghi italo-svizzeri Maggiore e Ceresio» ha spiegato l'assessore Cattaneo. 

«Entrambi i laghi - ha detto ancora - mantengono o sono prossimi al raggiungimento degli obiettivi di qualità e si stanno riossigenando. Prosegue il miglioramento collegato agli interventi passati e in atto: le concentrazioni di fosforo sono in continuo decremento, l'ossigenazione migliora e le fioriture algali sono stabili, non tossiche e lo stesso vale per le schiume. Un risultato visibile è stato il ripristino della balneabilità a Porto Ceresio».

RICERCHE. L'assessore Cattaneo ha inoltre chiesto alla Commissione maggiori informazioni sull'origine delle schiume che nel periodo estivo si diffondono sul Lago Maggiore. «Dalle indagini svolte emerge che queste schiume sono di origine naturale, non sono tossiche e non sono una conseguenza dell'inquinamento. Va approfondita  - ha rimarcato - tuttavia l'origine di queste schiume e anche l'origine dell'efflorescenza algale». 

Cattaneo ha anche posto l'attenzione sulla necessità di introdurre altri temi per il nuovo programma di ricerca 2022-24: «I contaminanti ambientali emergenti, le microplastiche e le specie invasive che abitano i laghi prealpini e che impattano sull'equilibrio naturale dei nostri laghi vanno studiati in modo approfondito al fine di prevedere misure precise di contrasto».

RENDERE DATI FRUIBILI. «Obiettivo di queste indagini, oltre ad indirizzare le scelte per interventi sulla qualità delle acque - ha quindi concluso Cattaneo - è anche quello di informare i cittadini sullo stato delle acque e proprio nel caso dei laghi Ceresio e Maggiore di rassicurare sul loro miglioramento. Nei prossimi mesi ci siamo impegnati a rendere più fruibili i risultati delle ricerche. La collaborazione tra le istituzioni italiane e svizzere prosegue anche in questa direzione».

Redazione