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Attualità | 16 ottobre 2020, 13:00

Coronavirus, si va verso nuove restrizioni: la Regione chiede didattica a distanza nelle scuole superiori e ingressi scaglionati

E' in corso la riunione tra i sindaci lombardi e la Regione per le nuove misure da adottare per contenere il virus. Il governo starebbe valutando anche il divieto di uscire di casa dopo le 22 di sera

Coronavirus, si va verso nuove restrizioni: la Regione chiede didattica a distanza nelle scuole superiori e ingressi scaglionati

Misure più restrittive per contenere la crescita del Coronavirus. Sono quelle che stanno valutando a più livelli le autorità per limitare l'infezione nelle aree più colpite. Per quanto riguarda la Lombardia è in corso un incontro tra il presidente della Regione Attilio Fontana e i sindaci dei capoluoghi, a cui partecipa anche il primo cittadino di Varese Davide Galimberti.

Nel frattempo Regione Lombardia ha chiesto ufficialmente l'immediata convocazione della cabina di regia per risolvere due questioni fondamentali per contrastare la diffusione del virus: la didattica a distanza per le classi superiori e lo scaglionamento degli ingressi nelle scuole per evitare gli affollamenti sui mezzi pubblici. «Sono misure che la Lombardia aveva chiesto di adottare già da maggio in vista della riapertura delle scuole» ha sottolineato l'assessore regionale Caparini.

Nella tarda mattinata di oggi le indiscrezioni del quotidiano online Open, avevano anticipato la possibile introduzione della didattica a distanza nella provincia di Milano, ma anche in quella di Monza e Brianza e di Varese, le zone dove negli ultimi giorni si è registrato il maggior incremento dei contagi. Provvedimento che, se fosse accolta la richiesta della Regione, potrebbe essere invece adottato in tutte le superiori della Lombardia.

Lo stesso sindaco Galimberti, sempre in mattinata, ribandendo come la situazione a Varese sia preoccupante ha invitato a prestare massima attenzione alle regole e ha lanciato un appello a tutti gli organizzatori di eventi in città «in cui è prevista la presenza di tante persone di rinviare per ora le iniziative» (leggi QUI).

A livello nazionale, secondo quanto riferisce invece Corriere.it, il Governo starebbe valutando l'introduzione di un coprifuoco sul modello di quanto fatto in Francia: se la decisione fosse presa il provvedimento imporrebbe di rimanere in casa a partire dalle 21 o dalle 22 fino alle prime ore della mattina. Sempre l'esecutivo sta pensando all'introduzione della didattica a distanza per quanto riguarda le scuole superiori. 

Redazione

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