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Politica | 30 settembre 2020, 10:41

Zanzi: «Varese cantiere aperto dopo gli anni dell'immobilismo. Nature Urbane? Fallimento anche mio. Mai con questa destra. Chiedo scusa per il fieno al Franco Ossola»

Ieri sera la seconda puntata di #Backstage, il talk show di VareseNoi: ospite il vicesindaco Daniele Zanzi: «In via Selene intervento non necessario. Cosa manca? La revisione del pgt. Senza il vero civismo non si vince. Il Varese è un grande amore dal 1963 e posso passare sopra anche alla canea ululante che mi ha accolto l'ultima volta allo stadio»

La puntata di #Backstage con ospite il vicesindaco Zanzi

La puntata di #Backstage con ospite il vicesindaco Zanzi

Ambiente, sicurezza, politica ma anche sport e vita privata. Sono alcuni dei temi principali di cui si è parlato nella seconda puntata di #Backstage, il talk show di VareseNoi in onda tutti i martedì alle 20.45 (leggi QUI), e che ieri sera ha visto come ospite il vicesindaco Daniele Zanzi

Una chiacchierata, a tratti accesa quando si è parlato di temi caldi come sicurezza, civismo e verde, in cui Zanzi ha risposto alle domande del direttore Andrea Confalonieri, della giornalista Valentina Fumagalli, oltre a quelle via video dei consiglieri Marco Pinti (Lega) e Stefano Clerici (Varese Ideale). 

A sei mesi dalla fine del mandato - «tantissimi in politica, può succedere di tutto, tranne una cosa: non staremo mai con la destra. Questa non è destra» - Zanzi ha fatto un bilancio di questa amministrazione che per Varese 2.0 è la prima e ha visto partire parecchi cantieri, «indice di immobilismo finito: adesso girando per la città si vedono le gru e alcuni obbrobri sono stati abbattuti. Si è fatto molto in termini di rigenerazione urbana». C'è qualche riserva da parte del vicesindaco sulla mancata revisione del pgt che ha «lasciato dei vuoti, occupati legalmente da qualcuno».

E poi il rapporto con i cittadini («C'è stato un cambio di passo nelle relazioni con i varesini») e naturalmente l'ambiente, con i temi che scaldano il cuore di Zanzi. Da via Selene («Un'opera non necessaria: è giusto ascoltare i cittadini a costo di rimandare al mittente 800mila euro») al Piantone a cui è legato da un aneddoto divertente che per due volte lo ha visto salire sulla cima, passando per le balle di fieno al Franco Ossola «per cui mi scuso a nome dell'amministrazione con i cittadini».

Fino alla valorizzazione del nostro patrimonio verde, un compito che avrebbe dovuto spettare a Nature Urbane che, invece, «ha fallito, ed è un fallimento anche mio. Era un mio progetto iniziale, forse non è stato capito o non lo si è voluto capire, ma resta una delle mie più grandi delusioni di questa esperienza. La Nature Urbane attuale può essere svolta a Catania, Bolzano, Brescia, Torino, Bergamo... abbiamo una bella rappresentazione teatrale con la sfondo di un giardino. Ma cosa c'è di peculiare? Dov'è la visione diversa?».

«Si vince con il civismo e con i veri civici, l'abbiamo visto nel 2016 - ha detto ancora a proposito delle elezioni amministrative Zanzi - ma noi fretta non ne abbiamo: possiamo non presentarci, così come apparentarci... la strada è lunga. La destra? Questa non è destra... con loro non possiamo stare».

Non poteva mancare il calcio e il Varese (il vicesindaco si presenta con una storica spilletta biancorossa) che domenica tornerà in serie D al Franco Ossola: «Mi sono un po' allontanato? Sì, perché l'ultima volta allo stadio sono stato accolto da una "canea" ululante, anche nei miei confronti, nonostante avessi messo l'anima perché tutto si concludesse in maniera più degna. Ma come i grandi amori che non si scordano mai, si è poi capaci di passare sopra tutto. Io ho sempre pagato il biglietto e per me il Varese resta una questione di cuore, così come il mio posto dove siedo dal 1963: serie A, serie B, serie D... noi saremo sempre lì»  

Qui sotto la puntata intera da rivedere

Redazione


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