L'anima, il sorriso e la voglia di mettercela tutta sono gli stessi, inconfondibili. In più c'è l'emozione per essere stato "spinto" a furor di popolo, insieme alla sua Antonella, a non mollare quando, da un secondo all'altro, dopo la tragedia di Albizzate e il crollo che ha provocato la chiusura dello Sfizio avrebbe potuto perdere tutto. E invece, no: Ciro Marino ha prodotto il piatto migliore della sua vita, non il primo e certamente non l'ultimo, trovando forza e perfino entusiasmo per ricominciare da quel che restava del locale precedente, cioè moltissimo, lo spirito innanzitutto, ed è riuscito a riaprire a Gallarate il suo ristorante pizzeria, in una versione ancora migliore, nel giro neppure di due mesi. Un capolavoro di caparbietà.
«Il giorno del crollo - racconta lui seduto nella magnifica veranda del suo nuovo ristorante pizzeria "Da Ciro" - sono stato chiamato da moltissimi amici tra cui Vincenzo e Gianni, proprietari del Gilda e del Picasso, che mi hanno detto: "Qui ci sono le chiavi di un locale a Gallarate, prendile e riparti"». E Ciro, insieme alla sua Antonella e a Luca, lo chef, è entrato nella nuova location di via Alberto da Giussano e ha iniziato a lavorare, mettendo mano a pavimenti, cucina, angolo pizzeria ed esterni.
Tempo nemmeno due mesi, e rieccolo ad accogliere clienti nel nuovo locale, "Da Ciro" appunto («Dicevano già tutti "andiamo a mangiare da Ciro": il nome del ristorante pizzeria lo hanno scelto loro, non io...»): mentre parliamo si avvicina anche la mamma, Luise Stenek, una vita al consolato austriaco a Milano che ora, con orgoglio, dà una mano e si occupa soprattutto del verde in cui è immersa la veranda e perfino di un piccolo angolo, proprio fuori dalla sala interna con affreschi, con piante ed erbe aromatiche. «Si è sempre fatto voler bene - dice soltanto Luise - e questo è il risultato».
Il risultato è un'emozione che coglie e allarga, se possibile, ancora più il sorriso di Ciro (eccolo, il suo segreto: dare quel tocco di confidenza e umanità non solo ai piatti ma anche ai rapporti, come se riuscisse a infondere calore e piacere a chi lo va a trovare): «La risposta della gente è stata toccante perché dalla sera alla mattina avrei potuto perdere tutto, e invece mi sono ritrovato accanto tantissimi amici, perfino quelli che non sentivo da tempo. Nel momento del bisogno, mi è tornato indietro qualcosa e per questo ringrazio tutti».
Proprio in quel momento arriva il pesce fresco da parte dell'Ittica Executive, dalle ostriche alle cruditè, una delle specialità della casa: qui sarà facile trovare mister Pioli - annunciato nei prossimi giorni - o lo staff rossonero e la famiglia Gattuso, che si trova in famiglia con un grande milanista come Ciro, ma anche volti noti e amati della provincia come Oreste Battiston, sindaco di Solbiate, tra i primi a fare visita alla nuova location di Gallarate.
«Una delle frasi più belle che mi sono sentito dire da un cliente in questi giorni è stata "sono tornato a casa", dove la casa sono i nostri tavoli, il clima e le portate - racconta Ciro - la gente è contenta, la location è più carina e raffinata ma i prezzi sono sempre alla portata di tutti, dall'operaio all'industriale che vuole fare bella figura». Lo chef, Luca, ha anche rinnovato la carta: dai piatti di hamburger speciali all'ultima arrivata, la tartare di tonno con burrata, olive taggiasche e scaglie di pomodoro secco.
Umiltà e sorrisi familiari, un'accoglienza spettacolare e la memoria che, ogni tanto, torna a quel 24 giugno: «Il dolore per quelle tre vite spezzate, due piccolissime, resta dentro - dice Ciro - noi siamo stati costretti a trovare un'altra strada. Per fortuna, abbiamo potuto farlo». Se il crollo fosse avvenuto un'ora più tardi, con lo Sfizio aperto, «e noi là fuori a fare quattro chiacchiere, come accadeva tutti i giorni, sarebbe andata diversamente... Io mi sento miracolato» aggiunge Ciro che guarda avanti, l'ha sempre fatto, questa è la sua forza.
«Lo Sfizio rimane nel cuore ma si vede che doveva finire perché potesse ricominciare qualcosa di diverso. Anche se il piacere di mangiare un buon piatto o una buona pizza è lo stesso». E rimarrà tale almeno finché Oscar, 10 anni, e soprattutto Carlo, 9 anni e un futuro in cucina («Dice che vuole fare lo chef») saranno magari dietro lo stesso bancone o lo stesso tavolo dove ora c'è il sorriso di papà Ciro.
Per ora sono sogni, esattamente come quello di posare le vetrate e chiudere la veranda esterna prima dell'autunno e dell'inverno: ma con Ciro i sogni fanno in fretta a diventare realtà...
Sotto nella gallery, Ciro con la mamma Luise, che si occupa del verde e dell'angolo con le spezie e gli aromi nella veranda esterna, e poi con nell'angolo pizza con Lorenzo
Territorio - 23 agosto 2020, 18:07
VIDEO. Da Albizzate a Gallarate, l'anima dello Sfizio rivive "Da Ciro". «In un piatto e in un sorriso, noi ce la mettiamo tutta»
Ciro e la sua Antonella in nemmeno due mesi hanno riaperto in una nuova location dopo il crollo e la tragedia di Albizzate: «La gente arriva ed è contenta, un cliente mi ha detto "è come essere tornati a casa". Siamo stati costretti a cambiare vita da un momento all'altro. L'emozione più grande? Il sostegno e l'incoraggiamento ricevuti»
Ciro e Antonella ci aspettano nella nuova location in via Alberto da Giussano 20 a Gallarate