Riaffiorano atavici problemi tecnico strutturali al palaghiaccio di Varese, che quindi potrebbe restare chiuso ancora, forse addirittura fino all'inizio dei lavori di riqualificazione, attesi comunque in tempi brevi, da settembre in avanti. L'amministrazione comunale è in cerca di una soluzione per garantire la prossima stagione autunnale e invernale nella struttura più frequentata della provincia (quasi centomila ingressi nel 2019).
L'impianto di via Albani è chiuso da parecchi mesi, cioè dall'inizio dell'emergenza Covid, e risulta ora inagibile anche per cause di forza maggiore: secondo indiscrezioni un sopralluogo dei vigili del fuoco avrebbe infatti riscontrato nuove problematiche alla struttura, che quindi non avrebbe più i requisiti necessari per poter essere riaperta.
Da un problema potrebbe però nascere un'opportunità che va oltre l'inizio del cantiere per la riqualificazione dell'impianto (intervento da 9 milioni e 768mila euro) di cui si occuperà la ditta vincitrice del bando, la AEVV Impianti controllata da Acsm Agam con la società sportiva dilettantistica Progetto Nuoto. L'occasione, che ora è anche una necessità, è quella di realizzare una pista esterna per tutta l'attività del ghiaccio, compresa quella dei Mastini dell'hockey - partendo dagli allenamenti - oltreché di atleti, società e appassionati: l'area potrebbe essere stata già individuata e non è affatto da escludere che si possa pensare anche agli enormi spazi all'interno dell'ippodromo, dove parecchi anni fa avrebbe dovuto nascere il centro di allenamento del Varese Calcio.
I nuovi problemi tecnico strutturali emersi sarebbero difficilmente superabili, almeno a quanto si apprende, se non spostando temporaneamente l'area ghiaccio all'esterno: si tratterebbe di un investimento di qualche centinaia di migliaia di euro, non meno di 200mila. Sarebbe naturalmente da verificare come regolarsi con l'area della piscina e con l'agibilità della pista esterna per le partite ufficiali del campionato di hockey (i Mastini hanno inserito Milano come alternativa).
L'impegno di tutti per ovviare a un problema che arriva da molto lontano, e che verrà risolto del tutto solo con la ristrutturazione del Palalbani, potrebbe riportare gli sport del ghiaccio alle origini, cioè all'aria aperta in uno scenario suggestivo. Sempre che non si vogliano trovare solo note negative a una vicenda che, di sicuro, non è nata sotto una buona stella.
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