Economia - 10 giugno 2020, 11:56

La marcatura dei tessuti: non solo scarpe e jeans

Tra le tecniche più inusuali per conferire carattere e stile ai più svariati capi di abbigliamento, una delle più sicure ed affidabili è quella della marcatura. Nello specifico le tecniche più utilizzate sono la marcatura a caldo e quella laser

Tra le tecniche più inusuali per conferire carattere e stile ai più svariati capi di abbigliamento, una delle più sicure ed affidabili è quella della marcatura. Nello specifico le tecniche più utilizzate sono la marcatura a caldo e quella laser, che analizzeremo nei seguenti paragrafi.

Rispetto ai disegni ed alle pitture con varie tecniche e cuciture, la marcatura rende veramente indelebile qualsiasi modifica per impedire che l’usura ed i numerosi lavaggi possano sbiadire o cancellare i colori o levare le cuciture.

Per questo motivo le aziende produttrici si avvalgono di marcatrici professionali per i loro prodotti, sia che questi vengano realizzati in serie sia creati appositamente su richiesta di brand famosi.

Come funziona la marcatura a caldo

Le macchine per la marcatura a caldo sono dotate di un termostato di precisione che, in base al tempo ed al materiale da marcare, regola adeguatamente la temperatura. Questi dispositivi si adattano perfettamente anche alla marcatura a secco e a colori, tramite un sofisticato meccanismo che inserisce un nastro di nylon colorato tra il pezzo e la testa di marcatura.

La testa di marcatura, dopo essere stata riscaldata, spinge sulla superficie per marcare il nastro, rilasciando il colore desiderato in maniera permanente. Grazie a questa tecnica è possibile effettuare marcature a caldo anche su materiali più complessi come pelle, legno, plastica e cuoio.

Le moderne macchine per la marcatura a caldo possono essere integrate da altri strumenti, per offrire un servizio su misura e personalizzato secondo le esigenze del cliente. Ci sono ad esempio i portacaratteri in acciaio, i numeratori a leve manuali che assicurano una marcatura di serie di numeri progressivi, lo svolginastro con avanzamento automatico e i sistemi pneumatici di sicurezza.

Come funziona la marcatura laser

La marcatura laser è indubbiamente una tecnica più innovativa, indicata soprattutto per differenziare i prodotti industriali e facilitarne la tracciabilità. Questa tipologia di marcatura è particolarmente apprezzata dalle aziende poiché è flessibile, veloce, efficace e soprattutto economica. Non sono richiesti infatti acidi, solventi, inchiostri o altri prodotti che entrano direttamente a contatto con la superficie da incidere.

Questo tipo di marcatura si basa su un fascio di luce direzionato sulla superficie da marcare e veicolato da specchi mobili o una testa plotter. Esistono vari prodotti per eseguire una corretta marcatura laser, da scegliere in base alla tipologia di lavoro richiesto. Tra i più gettonati sul mercato, disponibili tutti sul sito di Automator International, ci sono: il laser verde, il laser CO2, il laser MOPA, il laser a fibra attiva ed il laser aWave con auto-regolazione della frequenza.

La marcatura laser è di gran lunga la tecnica più utilizzata nel settore dell’industria tessile, poiché consente di incidere un gran numero di tessuti e capi d’abbigliamento di qualsiasi materiale con estrema velocità e qualità. Tra i tessuti lavorabili ci sono: nylon, cotone, feltro, raso, seta e tanti altri ancora. Il lavoro risulta estremamente preciso, preservando la qualità e l’integrità dei prodotti: dai vestiti alle borse fino alle scarpe ed ai jeans. Il laser inoltre conferisce ai materiali un effetto tattile molto gradevole e piacevole al tocco.





I vantaggi della marcatura laser

Le aziende che desiderano incidere loghi, scritte, slogan o altro sui loro prodotti per differenziarsi e aumentare la “brand identity”, optano sempre più spesso per la marcatura a laser. Tale tecnica riduce i tempi di incisione e di marcatura, migliorando la produttività dell’azienda e riducendo le spese a beneficio del budget aziendale che può essere investito in altri progetti.

Le macchine di ultima generazione assicurano un’altissima definizione nei disegni e nelle trame, anche quelle più complesse, preservando la qualità dei prodotti. Non c’è infatti alcun contatto tra il pezzo marcato ed il laser, così da non alterare in alcun modo la superficie. La marcatura laser resiste all’usura, al calore ed al contatto con acidi, così da garantire la tracciabilità e la qualità dei prodotti.

Marcature laser su stoffe e tessuti: fattori da considerare

Quando bisogna marcare un tessuto è necessario valutare alcuni fattori per un risultato finale eccellente.

Le dimensioni della piattaforma devono essere abbastanza larghe per tenere i pezzi di tessuto più grandi che devono essere lavorati col laser.

La lunghezza d’onda più indicata per tutti i tessuti è 10,6 micron in quanto garantisce un elevato assorbimento.

La potenza del laser, che va da 24 a 150 watt (laser CO2), deve essere scelta attentamente in base ai processi di marcatura richiesti.

Generalmente la lente migliore e più utilizzata per la marcatura laser dei tessuti è la 2.0.

Lo scarico deve garantire un flusso sufficiente per eliminare tutte quelle particelle prodotte durante la lavorazione sui tessuti. In questa fase viene utilizzato anche il cosiddetto Air Assist, che sprigiona un getto d’aria in prossimità del punto focale del laser.

I materiali di scarto, che comprendono anche composti organici volatili, devono essere convogliati verso l’esterno con sistemi di sicurezza a tutela dell’ambiente. In alternativa è possibile filtrarli tramite appositi sistemi per convogliarli verso l’esterno.