Il calcio e in generale lo sport di provincia sono quelli più autentici, dove la passione e la voglia di divertirsi hanno la meglio su tutto: sudore e sacrificio valgono più della tecnica.
Ma anche il calcio di periferia, in paesino di appena 600 abitanti, ha i suoi costi, quest'anno aggravati per giunta dall'epidemia di Coronavirus che ha bloccato tutte le attività.
Le squadre amatoriali e dilettantistiche stanno cercando di riorganizzarsi e continuare a svolgere la propria attività che coinvolge anche tanti ragazzi giovani, ma le difficoltà sono tante.
E' il caso del Bregano Calcio, squadra dilettantistica di calcio a 7, fondata nel 1987 e che ha deciso di affidarsi ad una campagna di crowdfunding per raccogliere fondi sul web, indispensabili per proseguire a giocare a calcio e da utilizzare per la manutenzione del campo, degli spogliatoi e per l'acquisto delle divise sociali.
In un video, a metterci la faccia sono il mister Claudio Furiga, un'istituzione da queste parti che bazzica il campo di Bregano dal 1990 prima come giocatore e poi come allenatore, il presidente Saverio Zuccaro e Edoardo Manfredi, fondatore della Curva Nord Bregano.
«Il sogno Bregano non può finire così» dicono all'unisono, «da questa squadra sono passati tantissimi ragazzi».
Bregano è un piccolo Comune di 600 abitanti e vuole continuare a sognare e soprattutto a giocare: da qui l'idea del crowdfunding avviata da uno dei giocatori Alessio Furiga.
«Ogni anno organizziamo un torneo estivo serale per raccogliere una quota che ci possa aiutare a sostenere le spese della stagione - raccontano i giocatori - Questa estate purtroppo a causa del Coronavirus non avremo la possibilità di organizzarlo. Il nostro progetto nasce dalla volontà di raccogliere una somma destinata a coprire le spese per il mantenimento dell'impianto sportivo permettendoci di continuare il nostro sogno. Noi giocatori ogni anno ci autofinanziamo per poter coprire una parte dei costi, ma adesso non è più sufficiente. Per questo abbiamo pensato di creare questo progetto con la speranza di vincere questa partita».
«Dietro a questo progetto - proseguono - ci sono dei ragazzi che da anni portano avanti con passione, sacrifici e vittorie una squadra dilettantistica di calcio diventata un punto di riferimento per tutti loro. Nella nostra squadra si è creato un legame che va oltre il semplice concetto di compagno di squadra, è una seconda famiglia. Una realtà che noi vogliamo continuare a far vivere e soprattutto crescere».