Territorio - 26 maggio 2020, 09:41

Riprese le visite dei parenti alla Rsa di Gavirate: «Quanti sorrisi dietro le mascherine»

Dopo il lockdown, la casa di riposo Bernacchi ha riaperto ieri le porte del suo giardino ai famigliari degli anziani che hanno potuto rivedere di persona, seppure a distanza, i loro congiunti: «Sono stati momenti di emozione e commozione dopo mesi di lontananza».

Riprese le visite dei parenti alla Rsa di Gavirate: «Quanti sorrisi dietro le mascherine»

Sono cominciate ieri le visite dei parenti agli anziani ospiti della casa di riposo di Gavirate.

«Abbiamo visto tanti sorrisi dietro le mascherine - raccontano dalla Fondazione Bernacchi Gerli Arioli - momenti di profonda emozione e commozione dopo mesi di lontananza»

Una possibilità voluta dall'Unità di Crisi della casa di riposo per ovviare al disagio dei famigliari che per così tanto tempo non hanno potuto visitare i loro congiunti se non virtualmente, tramite le videochiamate. 

La Fondazione ha stabilito un protocollo di sicurezza che delinea le regole sullo svolgimento delle visite dei famigliari. 

«Abbiamo deciso di utilizzare il giardino della struttura per visite a distanza - spiega Giovanni Speziani, consigliere e responsabile dell'Unità di Crisi - approfittando del bel tempo e degli spazi ampi, portiamo gli ospiti, ovviamente quelli non affetti da Coronavirus in giardino dove possono essere visitati dai loro familiari».

La visita deve rispettare la distanza di sicurezza di almeno due metri e tutti devono essere dotati di mascherina; un solo familiare può accedere e sono ovviamente vietati i contatti fisici. Non possono essere organizzare più di otto visite al giorno: un operatore della struttura è sempre presente alla visita. Avvisando per tempo i familiari, la Rsa predispone calendario ed orari.

«Siamo certi, così facendo, di ridare un poco di serenità a tutti» commenta Speziani 

All'ingresso della Fondazione, i famigliari vengono accolti da volontari che li accompagnano nel giardino, previa misurazione della temperatura e della sottoscrizione di una dichiarazione che conferma l'assenza di contatti con persone positive al Covid-19. Vietato anche portare regali.  

L'Unità di Crisi ha fatto anche il punto della situazione dei contagiati nella struttura. 

E' stato effettuato il tampone su tre casi sospetti e due sono risultati positivi, mentre sette ospiti che prima erano positivi sono ora negativi e per altri tre invece è stata confermata la positività. Per altri sei anziani, il test in quanto dubbio è da ripetere.

In ospedale sono ancora ricoverati due ospiti; uno sembra in procinto di essere dimesso, guarito; l’altro è ancora affetto dalla malattia. L’ospite inviato in pronto soccorso la scorsa settimana e dimesso per le condizioni gravi ha dato negli ultimi giorni segnali positivi. I tamponi eseguiti sul personale all’inizio della scorsa settimana sono risultati tutti negativi. Durante la settimana la Fondazione continuerà ad eseguire i test sugli ospiti.

 

 

 

 

Matteo Fontana

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