Territorio - 22 maggio 2020, 13:43

Il sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca: «Puntare sul turismo delle seconde case, con il passaparola»

L'idea di Fabio Passera può essere estesa a tutto l'Alto Varesotto: «La prossima stagione sarà uno snodo fondamentale per il futuro della nostra terra. Tanta gente riscoprirà i nostri luoghi: organizziamo un passaparola per far incontrare domanda e offerta di seconde case».

Fabio Passera

La scoperta o la riscoperta del turismo come potenziale volano per l'economia dell'Alto Varesotto, con i suoi laghi, le montagne e la tranquillità, può essere la chiave di volta per il rilancio del territorio, soprattutto in una fase difficilissima come l'attuale.

E' quanto propone e sul quale punta per il suo paese il sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca Fabio Passera, ma che in realtà può essere esteso a tutto il nord della provincia di Varese, considerando anche tutto il cosiddetto indotto. 

«L’arrivo dell’estate in tempo di emergenza “Coronavirus” ci impone qualche riflessione in più, e le pone a maggior ragione a un paese come il nostro, così disteso tra il lago e la montagna - afferma Passera - Sono convinto che la prossima bella stagione sarà uno snodo fondamentale per il futuro di questa terra, tenuto conto che molto probabilmente tantissima gente invece di scegliere i tradizionali soggiorni marini in Italia o all’estero, riscoprirà proprio i nostri luoghi. Voglio allora fare un appello, al quale chiedo di dare voce a tutti coloro che mi leggono, passando parola ai loro amici e agli amici dei loro amici. Vorrei fare in modo che si possano incontrare domanda e offerta di un turismo da seconde case in Veddasca, per una fresca stagione tra i monti a due passi dalla spiaggia sul Verbano».

«Raccogliamo le esigenze di chi vorrebbe passare qui un periodo più o meno lungo e, allo stesso momento, verifichiamo la disponibilità di chi da queste parti ha case di proprietà e sarebbe disposto a metterle a disposizione - spiega il primo cittadino - Grazie alla disponibilità di Laura Locatelli, sede fisica di questa "bacheca virtuale”, che poi sarà un semplice contenitore di domande e offerte, sarà (per iniziare) la sua "A Büteghe da Lauretta", il negozio di generi alimentari di Armio. Voglio, in questo modo, provare a gettare un sasso nello stagno, perché è chiaro che poi qualcuno dovrà farsi carico della cosa e di incrociare i desideri di ognuno dei partecipanti a questa sfida. Con la consapevolezza che non si tratta di un gioco, ma di un vero e proprio lavoro. Perché dietro a tutto questo c’è chi si occupa della lavanderia, della pulizia delle case, della cura del verde e di tante piccole manutenzioni. Può sembrare una cosa piccola e buttata lì ma, in verità, potrebbe essere l’inizio di una nuova micro economia capace di generare, a sua volta, un volano assai più ampio e del quale se ne avvantaggerebbero gli operatori economici della Valle. Iniziamo a provarci». 

M. Fon.